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CASALMAGGIORE

Oglio Po, sos Cardiologia: è emergenza personale

Turnazione sempre più difficile. L’appello di Borghesi: «Manteniamo alta l’attenzione»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

21 Marzo 2023 - 05:15

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L'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore

CASALMAGGIORE - C’è forte preoccupazione per la situazione della Cardiologia dell’ospedale Oglio Po, che si trova in una situazione di emergenza per la carenza di personale medico e infermieristico. Da più di un anno, in concomitanza tra l’altro con la nomina del nuovo primario, il reparto ha subito un progressivo depotenziamento, con una emorragia di medici. In un anno se ne sono andati in cinque e anche alcuni infermieri hanno preso altre strade. Così dal primo marzo scorso i cardiologi operativi sono due, più il primario.

Una situazione complicata, perché chi resta si deve ‘tirare il collo’, a dir poco. Circa un anno fa, i cardiologi in servizio erano il doppio. Anche i posti letto attivi erano di più: erano stati ridotti l’estate scorsa e dopo il numero originario non è più stato ripristinato. Adesso ce ne sono quattro. Ma a parte i ricoverati, sono tanti i pazienti cardiopatici seguiti nel nosocomio di Casalmaggiore. Per porre rimedio, l’Asst ha aperto un bando per la ricerca di cinque cardiologi, chiuso proprio ieri. Una speranza viene dal fatto che hanno presentato richiesta in trenta, ma bisognerà vedere quanti chiederanno come destinazione l’Oglio Po. Alcuni sono specializzandi, tra l’altro. Un altro concorso si era chiuso il 13 settembre, sempre con cinque posti, ma senza esito. Sembra che la Cardiologia dell’Oglio Po non venga più reputata attrattiva. Probabilmente servirebbe uno sforzo progettuale e organizzativo molto deciso, che attragga nuove figure mediche.


Anche da parte dell’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po viene lanciato un appello: «Va premesso che il territorio non può assolutamente permettersi di vedere ridimensionato un servizio così importante come quello della Cardiologia ed è importante avere un servizio attivo h 24 anche per i pazienti ricoverati e operati — commenta Luigi Borghesi —. Così come è importante che continuino a funzionare il pronto soccorso e la terapia intensiva. Sono servizi essenziali a supporto anche della Chirurgia, che sta lavorando tanto e bene. Per questo facciamo appello ai sindaci della zona perché tengano alta l’attenzione. L’Azienda si è attivata con i bandi e gliene va dato atto. È una situazione complessa, ma la reperibilità deve assolutamente essere garantita, anche coinvolgendo il personale degli ospedali di Cremona e di Mantova. In fondo facciamo parte del Distretto Oglio Po che va a scavalco delle due province».

Borghesi sottolinea che l’ospedale «sta facendo interventi di tutto rispetto. Occorre che la Regione dia un segnale alle due Asst di Cremona e di Mantova dirottando se serve su Oglio Po anche i medici degli ospedali cittadini». Anche perché il territorio non può permettersi un eventuale declassamento dell’ospedale, considerata tra l’altro la crescita e gli ottimi risultati ottenuti dagli altri reparti.

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