Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SESTO ED UNITI

Ex Bertarini: cassa integrazione, iter avanti solo per 30 operai

Ammortizzatore sociale e formazione pro, mentre liquidazione a rate per altri 24 ex dipendenti del raviolificio

Luca Luigi Ugaglia

Email:

redazione@laprovinciacr.it

21 Marzo 2023 - 17:38

Ex Bertarini: cassa integrazione, iter avanti solo per 34 operai

SESTO - Trenta, su un totale di cinquantaquattro addetti: è il numero aggiornato dei dipendenti ancora in carico alla Grandi Pastai Italiani, proprietaria dell’ex raviolificio Bertarini, che da metà dicembre non ha più riaperto i cancelli a Sesto. Per loro si stanno aprendo le porte della Cassa integrazione in deroga, chiesta dai sindacati al Governo dal primo del mese e sino alla fine dell’anno, proprio per dare tempo a tutti di trovare un impiego.

«Martedì 14 — spiega la segretaria della Fai-Cisl Paola Marazzi — abbiamo tenuto, in videoconferenza, una riunione con il ministero del Lavoro, verbalizzando la richiesta che l’azienda ha fatto per l’apertura della Cassa integrazione in deroga per cessazione dell’attività e siamo fiduciosi. Il funzionario del ministero ha infatti preso atto della situazione, che ha indotto l’azienda a chiudere i battenti a Sesto e delle ragioni fondate che, durante i vari incontri susseguitisi, hanno giustificato proprio la richiesta di questa misura».

Marazzi conferma il numero ancora alto: «L’integrazione verrà richiesta al massimo per trenta lavoratori, che appunto sono ancora quelli che ad oggi risultano occupati all’interno dello stabilimento. I loro nominativi li dovrò inviare anche alla Provincia di Cremona, perché questa misura di sostegno prevede l’attivazione di una serie di politiche attive del lavoro per cercare di trovare una ricollocazione a ciascun dipendente, attraverso la frequenza a corsi di formazione che verranno organizzati proprio dalla Provincia, in collaborazione con la Regione. A queste politiche attive — prosegue la sindacalista — dovranno partecipare tutti».

Cisl e Cgil si stanno muovendo anche per tutelare i diritti e gli interessi di operai e impiegati più fortunati, che un altro posto invece l’hanno trovato: «Abbiamo cominciato a sottoscrivere le conciliazioni con la proprietà — prosegue Marazzi — per l’erogazione del trattamento di fine rapporto ai lavoratori che in questi mesi si sono licenziati e sono già stati assunti da altre aziende, intese che prevedono la rateizzazione della liquidazione». Marazzi e il collega della Cgil Maurizio Zanoni monitorano la situazione: «Entro fine mese sapremo la risposta definitiva del ministero, che dovrebbe essere scontata».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400