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SESTO: LA BUONA NOTIZIA

Ex Bertarini, il 50% dei licenziati trova un impiego

Assunti da aziende della zona una trentina dei 54 ex dipendenti del raviolificio chiuso

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

21 Febbraio 2023 - 18:05

Ex Bertarini, il 50% dei licenziati trova un impiego

SESTO - Ricominciano a pensare positivo i 54 lavoratori dell’ex raviolificio Bertarini. La notizia del giorno, dopo la batosta della chiusura dello stabilimento, è l’assunzione di oltre il 50% dei lavoratori (una trentina in tutto) in varie realtà produttive cremonesi, quasi tutte Del settore alimentare. Il merito va attribuito all’impegno dei sindacati, in prima persona Paola Marazzi (segretaria generale della Fai-Cisl) e Il collega Maurizio Zanoni della Cgil, sostenuti dalle Rsu aziendali Gabriele Cima, Carmela Antonetti e Fabio Ramella.

«Fortunatamente — conferma Marazzi — il mercato del lavoro in provincia di Cremona è in forte movimento e ciò ha permesso, grazie anche ai contatti che come Fai Cisl abbiamo con le importanti aziende del territorio, di riuscire a ricollocare nel giro di un mese e mezzo oltre il 50% dei dipendenti; gli imprenditori hanno risposto velocemente e hanno iniziato a contattarci richiedendo i curricula; restano ancora da ricollocare alcune donne, la parte più fragile, soprattutto per la loro età anagrafica, nonostante abbiano una buona professionalità, ma siamo fiduciosi. Le buone relazioni sindacali, che in questi anni abbiamo costruito, anche grazie all’ottimo lavoro che le Rsu svolgono, hanno consentito di dare un futuro professionale a uomini e donne che, di punto in bianco, hanno perso il riferimento di una stabilità lavorativa. Siamo certi che, in queste nuove realtà, loro potranno ritrovare la serenità persa».

Soddisfazione anche da Zanoni. «Ci siamo subito attivati procedendo in due direzioni: una per convincere l’azienda a rimandare quantomeno il licenziamento collettivo utilizzando prima la Cassa e su questo stiamo ancora lavorando, l’altra per informare tutti i principali componenti del tessuto socio economico cremonese che c’erano 54 persone che molto probabilmente avrebbero dovuto cercarsi un nuovo lavoro. Anche grazie alla disponibilità di molte aziende, della Prefettura e della Provincia, una trentina sono stati ricollocati».

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