L'ANALISI
19 Marzo 2023 - 21:02
CREMONA - «Aspettando la primavera», a Sant’Ambrogio ci si incontra nella piazza della chiesa per esporre le proprie creazioni e per dare un’occhiata ai banchetti, per portare i bambini a giocare e a osservare la giocoleria dell’associazione Drum Bun e approfittare dell’opportunità di una visita guidata all’edificio religioso e all’annesso convento di Sant’Antonio. È quanto hanno fatto oggi i residenti del quartiere, e non solo, che hanno preso parte alla festa del quartiere 1 (Risorgimento, Sant’Ambrogio, Via Sesto, Incrociatello).
«Iniziativa come queste — ha spiegato l’assessore ai Quartieri, Luca Zanacchi — servono per creare momenti in cui incontrarsi e tornare a stare vicini dopo tanto tempo passato a stare a distanza». Barbara Manfredini (Turismo e Commercio) ha sottolineato: «Questo è il mio quartiere, dove sono nata. Questa festa è un bel segno di convivenza civile ed è un modo di valorizzare le persone. Ringrazio le scuole, la parrocchia, con don Paolo e le associazioni».
A sorpresa è arrivato anche il sindaco Gianluca Galimberti che ha esortato i presenti ad applaudire tutti i protagonisti «e in maniera speciale Donatella Boccali», responsabile del Centro Quartieri e Beni Comuni, ringraziata anche dalla presidente del Quartiere Lionella Leoni. Che ha aggiunto: «Questa festa è la prima di una serie di iniziative che vogliamo fare qui, speriamo con cadenza mensile».
Gli alunni di materna e primaria hanno allestito colorati cartelloni e le scuole erano presenti con alcuni insegnanti: Gigi Romani, Elisabetta Gaimarri e Daniela Fedeli. A far giocare i bambini con legno di recupero e giochi realizzati nel corso dei laboratorio dell’Anffas per bambini dai 6 agli 11 anni c’erano Luca L’Astorina, liutaio, e l’educatore Federico. Tanti e vari gli hobbisti: Elvira Saez Pascual ha messo in mostra le sue allegre creazioni di cucito.
Luca Pedroni, gestore del circolo Acli, invece di gettare via le bottiglie vuote le ricicla creando lampade e anche un veliero, «La Leggiadra». E il fusto di plastica della birra è diventato una mongolfiera. Eleonora Bettinelli e Bianca Oradini hanno proposto lavoretti all’uncinetto e gioielli. E cucito e bijoux sono stati presentati anche da Stefania Manfredi e Simona Scazzoli. Peppe Gramuglia, del Forno Bio di Giò, ha proposto le classiche zeppole di San Giuseppe e molto altro.
Particolare la bancarella di Alina Pirvan che con il marito Simone Ferrari ha messo in mostra i suoi fiori profumati realizzati con il sapone. Interessanti le pirografie di Evelina Fervari, mentre Chiara Garavelli, dell’associazione Le tate di tutti, ha proposto uova di struzzo fornite tempo fa da un allevamento sul territorio e decorate artisticamente. Nell’aria gli arpeggi sulla chitarra di Eric Fiaviet parigino, ma sotto il Torrazzo dal 1972 per studiare liuteria e poi trattenuto «dalla bellezza delle cremonesi».
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