L'ANALISI
17 Marzo 2023 - 05:20
Il percorso alternativo
Chiude ancora la Paullese per i lavori del raddoppio del lotto milanese, ormai giunti agli ultimi mesi, con la superstrada che dovrebbe essere ultimata entro fine anno. Mentre dunque la riqualificazione procede spedita tra Paullo e Pantigliate, sul fronte Cremasco tutto tace e dei fondi per il ponte non si vede traccia, nonostante gli appelli dei sindaci dell’Area omogenea, dopo che la Provincia ha comunicato l’aggravio di spesa – dovuto all’aumento dei prezzi dei materiali dell’ultimo anno e mezzo- di ben 17 milioni di euro, da 21 a 38 milioni.
Oltre l’Adda le opere sono ormai arrivate all’altezza della Tangenziale est esterna milanese, in particolare del ponte dell’ex statale che la scavalca. Il tratto che Città Metropolitana di Milano ha previsto di chiudere al traffico da oggi alle 20 si snoda proprio lungo questo rettilineo, compreso tra la rotatoria che porta al casello di Paullo della Teem e la nuova rotonda realizzata in prossimità del cavalcavia che ha eliminato il semaforo. I lavori dovrebbero essere ultimati nell’arco di 20 ore, dunque la riapertura del tratto di ex statale è stata prevista per le 16 si domani.
Il meteo favorevole dovrebbe garantire che non insorgano imprevisti durante la giornata. Essendo sabato i disagi per il traffico saranno contenuti, ma è possibile che si formino comunque degli incolonnamenti. La deviazione prevede un tortuoso percorso a sud dell’ex statale. I veicoli entreranno in Paullo, restando comunque nelle zone periferiche. Dovranno affrontare una serie di rotatorie, sei in tutto, e superare il ponte sulla Teem. Il percorso sarà identico, sia per chi viaggia in direzione di Crema, sia per chi si sposta verso Milano. lavori in corso nel tratto in questione ammontano a circa 41 milioni di euro, di cui 40 erano stati stanziati dalla Regione.
Nei giorni scorsi, tra coloro che più si erano spesi per avere garanzie per il raddoppio del ponte della Paullese c’era stato il sindaco di Spino d’Adda Enzo Galbiati. «Prima di parlare di altre maxi opere nella nostra provincia, vanno trovati i fondi per completare quelle infrastrutture rimaste incompiute come il secondo ponte della Paullese – aveva spiegato Galbiati –: senza ponte si creerebbe un imbuto intollerabile e si rischia di mantenere a tempo indeterminato una situazione di grande pericolo dal punto di vista della sicurezza stradale. Quanto sia insidioso il restringimento, in direzione Milano, da 4 a 2 corsie prima del ponte, è evidente a tutti. Il grande numero di incidenti gravi di questi anni parla da solo. Il Cremasco è stanco di essere trascurato e chiede a gran voce, con tutta l’Area omogenea, il completamento di quanto iniziato troppi anni fa. Il raddoppio della Paullese e la realizzazione del nuovo ponte, restano le priorità per il territorio».
Un messaggio che i sindaci dell’Area omogena hanno già recapitato ai tre consiglieri regionali eletti nella circoscrizione cremonese in modo che arrivi alla giunta. Lo stesso presidente Attilio Fontana, nei giorni scorsi, ha garantito massima attenzione alla questione ponte, di cui si dovrà occupare anche l’assessore alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi.
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