L'ANALISI
12 Marzo 2023 - 18:20
(ANSA)
CREMONA - A distanza di qualche anno (le ultime incursioni di questo genere, quelle accertare, erano avvenute in città nel 2018) Cremona torna a fare i conti con un’ondata di raggiri messi a segno da persone senza scrupoli che si inventano sottoscrizioni a favore di questo o quell’ente benefico, ma che in realtà trattengono tutto il denaro raccolto. E come anni fa le persone prese di mira sono anziani. Questa volta siamo davanti a una versione un po’ più ricercata: non più telefonate che avvertono del passaggio di «propri addetti» ma contatti diretti, non preannunciati ma conditi da tesserini, cartelline e documenti di riconoscimento, tutto organizzato con un certa attenzione per rendere la richiesta di denaro più plausibile.
Le incursioni, per fortuna non tutte a segno, sono state segnalate in via Ghinaglia e relative traverse e in via Giuseppina. In alcuni casi alla porta si sono presentati due uomini di circa 40 anni, in altri un uomo e una donna. La richiesta di sostegno economico è sempre legata all’attività condotta in Sudamerica da un non meglio precisato istituto monastico femminile. Le cifre consegnate ai finti addetti sono basse, ma si teme che proprio per il basso importo della sottoscrizione molti siano caduti nel tranello. Due anziani residenti nello stesso palazzo hanno versato rispettivamente venti e cinquanta euro. Dopo aver mostrato loro carta intestata, tesserini e quant’altro, la ricevuta che doveva essere loro consegnata non è stata né compilata né staccata dal blocchetto esibito. Cinque anni fa, con un meccanismo simile, erano stati beffati sette anziani, tutti residenti nel quartiere Po, in due palazzi adiacenti in zona via dei Burchielli.
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