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Settimana corta nelle scuole, l'Area omogenea cremasca: «Necessario un confronto»

I sindaci contribuiscono nel dibattito per tenere conto del benessere degli studenti e dell'organizzazione del trasporto pubblico e dell'impiantistica sportiva locale

Riccardo Rossi

Email:

rrossi@laprovinciacr.it

10 Marzo 2023 - 12:45

Area omogenea Cremasca: si applica il modulo 7-7-1

Un'assemblea dell'Area omogenea cremasca

CREMA - Il tema della settimana corta nelle scuole di Crema continua a far discutere. Il 28 febbraio è stato organizzato uno sciopero all'istituto Munari di largo Falcone e Borsellino al quale hanno partecipato il 60% degli studenti per protestare contro la decisione del Consiglio d'Istituto di istituire da settembre la settimana corta. Anche la Provincia ha sollevato la problematica della riorganizzazione dei trasporti pubblici e degli impianti sportivi. Per questo motivo i rappresentanti dell'Area omogenea cremasca hanno ritenuto opportuno organizzare un confronto sul tema, per tenere conto del benessere degli studenti e dell'organizzazione del trasporto pubblico e dell'impiantistica sportiva locale.

Su una nota rilasciata dall'Area omogenea cremasca si legge: «Vista l’attualità del tema della riorganizzazione oraria delle scuole del territorio, con particolare riferimento alle scuole secondarie di secondo grado, considerata la preoccupazione di alcuni sindaci, l’Area omogenea cremasca, nel rispetto delle competenze degli organismi e delle istituzioni coinvolte, ritiene fornire un proprio contributo al dibattito in atto sulla questione».


«La scelta della riorganizzazione oraria - continua la nota -, in capo alle singole autonomie scolastiche, non poteva non tenere conto di molti fattori tra i quali il benessere degli studenti che frequentano gli istituti scolastici del territorio, la riorganizzazione del trasporto pubblico locale, la disponibilità degli spazi legati all’impiantistica sportiva presente sul territorio. Sarebbe auspicabile che nel prendere che decisioni in merito vengano valutate anche la disponibilità e la fattibilità di una riorganizzazione del trasporto pubblico locale con orari tali da permettere agli studenti di raggiungere la propria residenza in tempi congrui».


«Non ultimo la tematica della disponibilità degli impianti sportivi utilizzati dalle istituzioni scolastiche per la pratica sportiva. L’Area Omogena auspica un confronto sereno tra tutti gli attori coinvolti quali Dirigenza scolastica, Ufficio Scolastico Provinciale, Provincia, agenzia TPL, rappresentanze dei genitori e degli studenti e area Omogenea Cremasca». Così si conclude la nota firmata dai sindaci dell'Area omogenea cremasca.

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