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TORRE DE' PICENARDI

Il processo. Badante e marito: «Franca sempre lucida»

Nell’udienza di ieri la coppia si è difesa dall’accusa di circonvenzione di incapace

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

09 Marzo 2023 - 08:30

Il processo. Badante e marito: «Franca sempre lucida»

TORRE DE’ PICENARDI - «Nell’aprile del 2015 ho cominciato a lavorare per la signora». Yevheniia, ‘Eugenia’, Slobodyska, è nata in Ucraina una sessantina di anni fa. Otto anni fa cominciò a prendersi cura della signora Franca Lombardi, classe 1925, donna dal carattere forte. Negli anni ‘60-‘70 , lavorò alla Feltrinelli, poi seguì il marito prima a Torino, quindi a Lecce. Rimasta vedova il 2 novembre del 2009, decise di vendere la casa in Puglia e di tornare a Torre, il paese dove abitano i suoi cugini. Perse anche l’unico figlio. Tutto l’affetto lo riversò sul cane. Nell’agosto del 2017 nella signora Franca cominciò a manifestarsi la malattia degenerativa per poi evolversi sino alla morte, nel 2019. Sono gli anni in cui, secondo l’accusa, la badante Eugenia e il marito Aldo Di Marco, 63 anni, siciliano di Paternò, militare in pensione, casa a Montichiari (Brescia), avrebbero accompagnato in banca l’anziana Franca a prelevare «somme notevolmente superiori alle esigenze della signora».

Sono gli anni in cui, secondo l’accusa, badante e marito con la carta bancomat della signora Franca avrebbero prelevato contante speso in ristoranti, in negozi e centri commerciali del Bresciano. Storia di un testamento con cui l’anziana Franca lasciò la sua cospicua eredità — 472.007 euro depositati sul conto aperto alla Bpm, più gli investimenti in titoli per 56.909 euro — a tre cugini di primo grado: le sorelle gemelle Biancamaria e Aleana Frattini, e don Carlo Bosio (si sono costituiti parte civile con gli avvocati Ada Ficarelli, Giulia Zambelloni e Maria Teresa Pagliari). Per sua volontà, 180 mila euro sarebbero andati alla coppia che si sarebbe occupata della sua amata cagnolina Mila. E poi c’erano i legati alla parrocchia e alle suore di Torre de’ Picenardi. Ma il testamento «chiuso in un cassetto» non si trovò. Ne spuntò un altro, con il quale l’anziana Franca nominò erede universale la badante. Storia di 11 mila euro prelevati in tre mesi, tra ottobre e dicembre 2018. E, poi, ci sono 32 mila euro che Eugenia e il marito tentarono di farsi dare in banca. La scusa? «È il regalo di nozze che ci fa la signora», ma in banca alzarono le antenne e non autorizzarono l’operazione.

Prima il marito, poi la moglie Eugenia, ieri si sono difesi dall’accusa di circonvenzione di incapace. «Nell’aprile del 2015 ho cominciato a lavorare per la signora Lombardi. Era assolutamente autonoma, si alzava presto la mattina, si faceva la doccia e si vestiva. Fino alla primavera del 2019, la signora guidava una motoretta, uno scooter. In casa compilava la settimana enigmistica, guardava i telequitz in tv, indovinava le risposte prima dei concorrenti», ha raccontato l’ex badante con l’assistenza di una interprete. «La signora Franca faceva acquisti cospicui per il cane, comperava medicine costose». Ma anche «la carne: costava 18 euro al chilo», ha fatto verbalizzare l’ex badante. Eugenia ha raccontato dei soldi spesi per la manutenzione della casa e di quando, nel 2018, la signora Franca l’autorizzò ad usare il bancomat «anche per le proprie spese, per comprarmi le ciabatte». Ha raccontato di quando, «nel giugno del 2017, la signora disse a suo cugino che voleva adottarmi. Conosceva molto bene la mia situazione: ero cresciuta in orfanotrofio senza genitori. La signora mi consegnò un modulo per l’adozione su carta intestata del Tribunale di Cremona. Fu il cugino Francesco a scaricarlo da Internet e una settimana dopo me lo portò».

In Ucraina, Eugenia aveva una figlia. «La signora mi dava i soldi da mandare alla mia famiglia. Quanti? Non saprei. In un anno 3-4 mila euro. A mia figlia pagò anche il viaggio per venire da me». Eugenia e Aldo si sono sposati nel 2019. Cerimonia in Comune, pranzo al ristorante. «Ho pagato con i miei soldi», ha precisato lui. Quel giorno, al ristorante l’anziana Franca «era lucida, conversava», hanno detto gli amici di Aldo. In aula si tornerà il 5 luglio prossimo.

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