Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CASALMAGGIORE. IL CASO

«Offese ai vigili», querelato dopo il post

Il Comune intenta causa all’autore di un commento social relativo ad una multa. Oltre al procedimento penale, in arrivo la richiesta di risarcimento in sede civile

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

07 Marzo 2023 - 08:43

«Offese ai vigili», querelato dopo il post

CASALMAGGIORE - Prende una multa, si sfoga via social contro gli agenti di polizia locale, e si becca una querela per diffamazione aggravata. È successo a Casalmaggiore e l'origine di tutto è stata una sanzione elevata dai vigili casalesi per una questione legata a un parcometro, come conseguenza della mancata esposizione del tagliando per la sosta. Fatto sta che la sanzione non è stata digerita dall'automobilista che ha postato un commento ritenuto dagli agenti diffamatorio.

A quanto si è saputo, pare che tutto sia stato originato dal fatto, avvenuto la scorsa settimana, che il parcometro più vicino alla vettura posteggiata, nella zona dell'Isola Bella, in via Favagrossa, non funzionasse. L'automobilista ha lasciato comunque la vettura in sosta e non ha cercato un'altra macchinetta per il tagliando. L'alternativa poteva essere quella di rivolgersi a una tabaccheria per il biglietto. Morale: quando è tornato alla sua vettura si è trovata la sanzione da 29 euro infilata tra parabrezza e tergicristalli.

Per il nervoso, ritenendo ingiusto quanto era avvenuto, l'automobilista si è lamentato con un 'post', a detta degli agenti in modo eccessivo. La questione è stata sottoposta all'amministrazione comunale che ha ritenuto «necessario, doveroso e opportuno garantire il patrocinio legale e la rappresentanza in giudizio del Comune di Casalmaggiore e dei due agenti di polizia locale vittime del fatto, mediante l'affidamento a un professionista esterno del servizio di assistenza e tutela legale nell'eventuale procedimento penale, con la creazione dell'atto di querela ed il suo deposito presso la Procura della Repubblica di Cremona, la rappresentanza in giudizio e la costituzione di parte civile».

La questione procederà pertanto su due canali: quello penale ma anche quello del risarcimento danni. Attenzione, dunque, a quel che si pubblica. Non si può scrivere quello che si vuole sui social perché ci sono pur sempre i limiti imposti dal codice penale.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400