L'ANALISI
05 Marzo 2023 - 05:10
CREMA - Levata di scudi bipartisan in difesa della tangenzialina a nord della città, progetto che servirà la zona industriale di Santa Maria e le attività produttive da essa ospitate. Nel centrodestra come nel centrosinistra non è piaciuta la presa di posizione di Matteo Gorlani, consigliere provinciale con delega alla Viabilità: l’ipotesi che si possa chiedere alla Regione di spostare i 7 milioni di euro già stanziati per quest’opera sul raddoppio del ponte della Paullese a Spino, i cui costi sono lievitati da 21 a 38 milioni di euro.
Il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, annuncia un imminente incontro al vertice: «Siamo stati convocati in Provincia dal presidente Mirko Signoroni per affrontare il tema nel merito — spiega —. Non conosciamo i contenuti della proposta che ci verrà prospettata, ma da parte nostra confermeremo a chiare lettere la posizione già espressa a più riprese: il Comune è convinto che la scelta condivisa con le categorie e gli imprenditori del territorio sia la più ragionevole. Ricordo che l’idea della tangenzialina è nata dalla volontà di servire le aziende di Crema. Ribadisco che l’allineamento tra amministrazione comunale e imprese è totale: quella sul tavolo è l'unica soluzione che va approfondita, al netto dei dovuti passaggi con Regione Lombardia».
E Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, evidenzia: «Mettere in contrapposizione due opere tra loro è sbagliato: le risorse che ho ottenuto in Regione sono destinate al progetto della tangenzialina per il quale Comuni, Provincia e categorie economiche stanno valutando il da farsi. Sul ponte di Spino la Regione si era dichiarata a dicembre disponibile a mettere ulteriori risorse visto l'aumento dei costi. Anche perché è indubbio che il completamento del raddoppio della Paullese passi da qui. Bisogna riprendere i contatti con la nuova giunta regionale, senza inutili e dannose dichiarazioni».
I consiglieri comunali di Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Lista civica Borghetti Laura Zanibelli, Andrea Bergamaschini, Giovanni De Grazia, Maurizio Borghetti partono da quello che ritengo un dato irrinunciabile: «La tangenzialina di Crema è fuori discussione: si deve fare». Poi attaccano Gorlani. «Abbiamo letto sul quotidiano La Provincia quanto dichiarato dal consigliere provinciale in merito ai lavori sulla tangenzialina di Crema, attesi da anni dalla città e dal settore produttivo in primis. Gorlani deve chiarire se esprime una posizione sua personale, quindi che lascia il tempo che trova, o se si tratta della linea politica della Istituzione Provincia».
Il centrodestra chiama in causa il presidente dell’ente Signoroni, il quale ieri non è intervenuto in merito, ma potrebbe farlo nei prossimi giorni, proprio in occasione dell’incontro a Cremona con i sindaci del Cremasco per parlare sia della tangenzialina, sia del raddoppio del ponte di Spino. «Chiediamo a Signoroni – proseguono i quattro – innanzitutto di capire se anche lui condivide l’impostazione di Gorlani, che si debba accantonare un’opera a favore di un’altra, invece di lavorare tutti insieme per cercare risorse per finanziare quelle necessarie a tutto il nostro territorio, senza mettere in competizione assurda esigenze reali».
Il centrodestra chiede che si trovino i fondi per fare tutto. «La Provincia si attivi per recuperare ulteriori finanziamenti, se necessari, per la tangenzialina, nel caso di incrementi dei costi previsti, ormai all'ordine del giorno delle opere pubbliche in genere, e non solo». Annunciano anche una mozione, che verrà depositata in aula degli Ostaggi. «Chiederemo l’impegno dell’amministrazione comunale e anche della Provincia, per dare tempi e costi certi per la realizzazione della tangenzialina per l'area industriale di Santa Maria, che peraltro vede già il finanziamento regionale da parte di Regione».
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