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Merce contraffatta su internet, smantellato un giro d'affari di 12.000 euro

La GDF ha scoperto un soggetto residente a Crema che vendeva in tutta Italia tramite Instagram e Facebook vestiti, borse, accessori e calzature falsi e a prezzi molto inferiori rispetto agli originali

La Provincia Redazione

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03 Marzo 2023 - 09:41

Merce contraffatta su internet, smantellato un giro d'affari di 12.000 euro

I finanzieri con la merce contraffatta

CREMA - I militari della Compagnia di Crema, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cremona, nelle scorse settimane hanno condotto una vasta operazione anticontraffazione che ha permesso di individuare e smantellare una rete di commercio di prodotti contraffatti venduti in tutta Italia mediante vere e proprie vetrine disponibili sui più noti social network.


Le indagini sono partite da una preliminare attività di monitoraggio effettuata dai finanzieri sulla rete internet, che ha consentito di scoprire l’utilizzo delle piattaforme social “Facebook” ed “Instagram” da parte di un soggetto residente a Crema che vendeva, sotto falso nome, un vasto campionario di capi d’abbigliamento, borse, accessori e calzature di alta gamma che, tuttavia, venivano offerti a prezzi parecchio inferiori rispetto a quelli di listino. Erano infatti prodotti con marchi contraffatti, sebbene apparentemente molto simili agli originali venduti nelle boutique.


Nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati oltre 300 prodotti contraffatti ed è stata ricostruita l’intera filiera del falso, individuando più di 25 soggetti, residenti in tutta Italia, che nell’arco di poco più di un anno avevano acquistato circa 45 prodotti contraffatti, per un giro d’affari di quasi 12.000 euro.

Dall’analisi tecnica dei capi d’abbigliamento sequestrati, effettuata in collaborazione con i periti delle maison della moda interessate, è inoltre emerso che in molti casi tali prodotti, oltre ad essere contraffatti, erano anche di scarsa qualità e potenzialmente pericolosi per la salute. Al termine dell’operazione sono state applicate le sanzioni amministrative nei confronti degli acquirenti, mentre il rivenditore dei falsi è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cremona per il reato di commercio di prodotti con segni falsi

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