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LE ECCELLENZE DELLA SCUOLA

Super macchina al Ghisleri, così la sicurezza è garantita

Edilizia: l’innovativa strumentazione pone all’avanguardia il laboratorio che testa cemento, malte e acciai

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

21 Febbraio 2023 - 18:34

Super macchina al Ghisleri, così la sicurezza è garantita

Una fase del posizionamento della macchina nel Laboratorio Prove Materiali Pietro Vacchelli

CREMONA - È alta tre metri, pesa quattro tonnellate, è costata 130 mila euro e ci è voluta una gru e una mattinata di lavoro per posizionarla nel Laboratorio Prove Materiali Pietro Vacchelli. Si tratta di una nuovissima macchina universale per prove a trazione e a pressione che rende ancora più all’avanguardia il servizio offerto dal laboratorio, dal 1984 all’interno dell’istituto Ghisleri/Beltrami/Vacchelli.

«Questa macchina permette di fare prove di resistenza e resilienza dei materiali in uso nell’edilizia — affermano Ruggero Poli e Filippo Moglia, attivi all’interno del laboratorio coordinato da Gian Luigi Rossi —. Il Ghisleri è una delle dodici scuole in Italia che può vantare al suo interno il Laboratorio Prove Materiali il cui compito è quello di analizzare la conformità dei materiali: dal calcestruzzo alle malte, fino al cementoarmato con la prova di esistenza e resilienza degli acciai».

La gru impiegata questa mattina per sollevare il macchinario


Il Laboratorio Prove Materiali serve le aziende edili attive non solo all’interno della Provincia, ma riceve lavori un po’ da tutta Italia. «Per legge e su indicazioni ministeriali ogni direttore di cantiere deve portare a far testare i materiali che sta utilizzando, perché devono essere conformi a certi parametri di sicurezza e in sintonia con la tipologia di edificio che si sta costruendo — afferma Poli —. Tutto il piano interrato del Ghisleri Vacchelli è occupato dagli uffici e gli spazi necessari a realizzare le diverse prove dei materiali, prescritte per legge. Facciamo circa quattrocento messe alla prova l’anno».


Il fatto che la struttura laboratoriale sia all’interno della scuola tecnica che forma futuri ragionieri e futuri geometri ha anche una sua ricaduta concreta: «Il laboratorio si sostiene con gli introiti legati ai singoli interventi d’analisi e messa alla prova dei materiali — spiegano Poli e Moglia —. Ma parte dei guadagni viene poi utilizzata per alcune borse di studio volte a riconoscere il talento di promettenti geometri e ragionieri. In questo modo lavoro e formazione si sostengono l’un l’altra nel segno di un utilizzo normato e sicuro dei materiali necessaria all’edilizia pubblica e privata». L’installazione della nuovissima macchina universale per prove a trazione e pressione è una sorta di ipoteca su un futuro all’insegna della sicurezza e affidabilità dei materiali per l’edilizia.

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