L'ANALISI
CREMONA
21 Febbraio 2023 - 08:39
Il carcere di Cremona
CREMONA - E' stata pubblicata la relazione annuale del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, dottoressa Ornella Bellezza. “La relazione mostra a consuntivo le attività svolte nel corso del 2022 oltre ad offrire una fotografia di insieme, supportata da dati e statistiche, con le realtà delle altre realtà circondariali – ha precisato il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni –. Inoltre vi è un dettagliato resoconto delle attività svolte, grazie al lavoro svolto dal Garante, a beneficio degli ospiti della Casa Circondariale e degli interventi svolti dall’Amministrazione stessa a livello strutturale e progettuale ed evidenziando al contempo, criticità in linea con la situazione nazionale e positività rispetto ai trattamenti ed interventi attuati”.
“L’anno 2022 è ancora segnato dal fenomeno della Pandemia da COVID- 19 che, seppur con una influenza minore, non ha mancato di denotare ancora quanto l’ambiente penitenziario sia fragile nella gestione a lungo termine di situazioni sanitarie di un approccio complesso e duraturo nel tempo. - ha precisato la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Ornella Bellezza -. Permane la problematica del sistema carcerario italiano inerente alle strutture con spazi limitati che, obbligatoriamente, deve accogliere un numero di detenuti superiore alla normale capienza scoprendo, ancora una volta, la reale difficoltà di affrontare le tematiche del carcere per addivenire ad una vera e concreta soluzione del fenomeno del sovraffollamento. Gli spazi limitati e le carenze strutturali, che caratterizzano parte degli edifici penitenziari italiani uniti, a volte, alle carenze igieniche, ad un sistema sanitario fragile, ad una precarietà di un’organizzazione d’emergenza, data dagli ambienti effettivi a disposizione per la gestione dei soggetti colpiti dal COVID-19 per la sua declinazione sanitaria hanno, se vi era la necessità di una ulteriore conferma, stigmatizzato l’immagine di un sistema penitenziario italiano bisognoso di “concrete attenzioni con finalità risolutive di annose e croniche situazioni. L’evento bellico che coinvolge l’Ucraina e la Russia, di fatto, comporta degli effetti diretti e/o indiretti nel contesto penitenziario relativamente alla vita quotidiana dei detenuti. Si pensi, ad esempio, all’effetto dell’aumento dei prezzi come possa colpire anche la popolazione detenuta con poche se non addirittura assenti possibilità economiche per l’acquisto di beni nella quotidianità della vita intra moenia ove la libertà di scelta di qualsiasi prodotto è filtrata dall’amministrazione penitenziaria”.
Le persone ristrette, presenti al 31 dicembre 2022, nell’istituto penitenziario cremonese sono 448 rispetto alle 394 previste come dato numerico della capienza regolamentare, di cui il 64% stranieri ed il rimanente 36% italiani.
Relazione completa disponibile al link: https://www.provincia.cremona.it/garante/?view=Pagina&id=6757
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