L'ANALISI
IL CASO
21 Febbraio 2023 - 05:00
La giornalista della Rai Sara Mariani mentre intervista Adriano Ceccato
IZANO - Arrabbiati, molto. Preoccupati a livello economico, di più. Il problema dei lavori agevolabili con il Superbonus 110% non terminati o addirittura mai iniziati coinvolge tantissimi italiani e, inevitabilmente, anche tante famiglie dell’intero territorio provinciale. Che, per quanto finora uscito allo scoperto, sarebbero una cinquantina solo nel comprensorio cremasco fra Izano, Crema, Madignano, Salvirola, Castelleone e Pianengo.
Per testimoniare ciò che sta accadendo, ieri mattina Rai 3 ha scelto come esempio un cantiere in via Repubblica del general contractor veneto Casa Zero: tre villette a schiera davanti alle quali a luglio dello scorso anno è stato montato un ponteggio, ma dove da allora nessun lavoro è stato eseguito. Nella trasmissione Agorà è stata data voce ai committenti, al legale che li rappresenta e ai tecnici. Ne è uscita una situazione preoccupante e ingarbugliata, almeno per coloro che si erano affidati a Casa Zero, che il recente decreto del Governo non contribuisce a risolvere.
«A luglio scorso – spiega Elena Bussi – ci è stato montato il ponteggio, poi non abbiamo più visto nessuno. Nonostante i lavori non siano mai iniziati, ci siamo trovati col nostro cassetto fiscale movimentato e col rischio che ora l’Agenzia delle Entrate ce ne chieda conto. Il primo stato di avanzamento lavori al 30 settembre è stato presentato lo stesso da parte di Casa Zero e l’importo relativo al 30% è stato prelevato. Aggiungiamo che da sette mesi non possiamo accedere al garage e che il ponteggio favorisce l’accesso a eventuali ladri». Il totale dell’intervento che avrebbe dovuto essere realizzato era di 131 mila euro, per ciascuna villetta, per cappotto, fotovoltaico e serramenti nuovi.
Nelle condizioni di Bussi è anche la dozzina di persone presenti ieri mattina, anch’esse clienti di Casa Zero. «Il nostro interlocutore – afferma Adriano Ceccato, che abita a Pianengo — era una persona incaricata da Casa Zero, un cremasco. Il nostro contratto, firmato a febbraio 2022, era regolare. A mio avviso, su questa situazione hanno pesato i continui cambiamenti di normativa da parte del Governo e i tempi troppo ristretti. Le famiglie che si erano rivolte al general contractor veneto hanno costituito una community su Facebook, “Quelli che aspettano Casa Zero”, alla quale hanno già aderito in 532».
Dopo un’indagine della Guardia di finanza, le attività di Casa Zero ad agosto scorso si sono fermate. Nei giorni scorsi, la Cassazione ha bocciato l’istanza del consorzio edilizio di Nervesa della Battaglia finalizzato alla restituzione di liquidità per 82 milioni di euro e di beni. Ora, senza quei soldi, c’è il rischio di liquidazione e poi di fallimento. Dalle carte dell’indagine della Procura di Treviso risultano essere scomparsi circa 24 milioni di euro prelevati dai cassetti fiscali di clienti interessati ad opere che sfruttavano il Superbonus 110%. Il problema con Casa Zero coinvolge poco meno di un migliaio di famiglie, nella maggior parte di Veneto, Lombardia e Friuli. Il 60% d queste, al 30 settembre scorso non aveva raggiunto il Sal del 30% con asseverazione. Il 71,7% ha ceduto il credito a Casa Zero e ora, senza i lavori fatti, dovrà risponderne all’Agenzia delle Entrate.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris