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Truffa del Superbonus 110%, in aumento i cremaschi raggirati

Moltissime le famiglie che si erano affidate a Casa Zero e che non hanno mai visto iniziare i lavori oppure se li ritrovano avviati con la forte probabilità che non verranno mai finiti

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

16 Gennaio 2023 - 05:10

Truffa del Superbonus 110%, in aumento i cremaschi raggirati

CREMA - Si allarga a macchia d’olio la truffa del Superbonus edilizio del 110%. Dopo la pubblicazione del nostro articolo, si è scoperto in aumento il numero delle famiglie che si erano affidate a Casa Zero e che o non hanno ma visto iniziare i lavori oppure se li ritrovano avviati con la forte probabilità che non verranno mai finiti e col rischio che l’Agenzia delle Entrate li chiami a rispondere dei benefici fiscali dei quali indebitamente hanno goduto. Nel Cremasco sono già una cinquantina quelle che si sono manifestate e che risiedono a Crema, Madignano, Izano, Pianengo, Sergnano, Campagnola ma anche Castelleone. I cittadini truffati, che nel Nord Italia sono almeno un migliaio si sono affidati al comitato Quelli che aspettano Casa Zero, presieduto dal milanese Michele Valle.

Quest’ultimo ha scritto una lettera all’onorevole Tommaso Foti, presidente del gruppo della Camera di Fratelli d'Italia, chiedendo che il problema venga affrontato in parlamento. Di recente, Foti è intervenuto sulla direttiva UE sull'efficientamento energetico, a difesa dei diritti dei proprietari, chiedendo che il Governo intervenga per la rimodulazione del Superbonus e delle scadenze. Da qui l’idea del comitato di rivolgersi a lui. Valle ha spiegato al parlamentare che il comitato è nato per tutelare gli interessi dei committenti nei rapporti con Casa Zero, a cui la Guardia di Finanza di Treviso lo scorso mese di agosto ha contestato una presunta truffa da 24 milioni di euro in crediti d’imposta legata al Superbonus. Da allora le attività del gruppo si sono fermate, impedendo a molti cantieri di avviarsi e di raggiungere il 30% dei lavori entro fine settembre, come richiesto dalla legge per poter godere dei benefici fiscali.

Chi non ha rispettato questa scadenza, non potrà beneficiare ancora del 110% sulle spese sostenute fino al 31 marzo di quest’anno. Da qui la richiesta al Governo e al parlamento di una revisione della scadenza del Superbonus per i cittadini possessori di unifamiliari, che si sono affidati a General contractors (come appunto Casa Zero) impossibilitati a eseguire i lavori nei tempi concordati, perché posti sotto indagine.

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