L'ANALISI
20 Febbraio 2023 - 09:49
SAN DANIELE PO - Taglio del nastro per la nuova esposizione permanente, integrata nel percorso espositivo già presente, realizzata col contributo di B&P Recycling, del Gruppo Naturalistico Paleontofilo, dello stesso Comune di San Daniele Po e dei numerosi cercatori di reperti.
Nel loro insieme, i ritrovamenti paleontologici avvenuti per effetto del cambiamento climatico (leggasi siccità), mettono in evidenza le alternanze calde, fredde e temperate che hanno plasmato evolutivamente l’aspetto attuale della Pianura Padana. Per la giornata inaugurale era possibile acquistare la piccola guida alla mostra con le principali specie rinvenute nel 2022 e la loro interpretazione dal punto di vista scientifico.
Presenti il direttore del museo Simone Ravara e il sindaco di San Daniele Po Davide Persico. Ravara ha spiegato che si tratta di «una esposizione frutto di ritrovamenti del lungo periodo di magra, che ha caratterizzato il nostro territorio e dunque anche il corso del Grande Fiume. Alcuni pezzi davvero eccezionali? Sicuramente sei nuovi crani di bisonti e una mandibola di lupo».
Durante il pomeriggio si è avuto la possibilità di visitare le altre quattro sezioni. La prima è dedicata all’evoluzione dell’uomo, la seconda relativa ai fossili della pianura ovvero i resti, una traccia o un’impronta di un organismo animale o vegetale vissuto nel passato geologico. La terza stanza è quella dedicata alla pianura del Neanderthal contraddistinta dal colore azzurro. Qui che è conservato uno dei resti che hanno fatto la storia di questo museo ovvero Paus. Si tratta del nomignolo del più importante fossile rinvenuto lungo il Po. Infine l’ultima e più recente sala: quella dei carnivori.
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