L'ANALISI
19 Febbraio 2023 - 05:20
CREMONA - L’ex caserma Manfredini ha iniziato la sua metamorfosi da convento, in origine, poi caserma e in un futuro che è già dietro l’angolo sede del Politecnico di Milano e secondo campus di Cremona, dopo quello che ospita la Cattolica, nella vicina Santa Monica. La facciata su via Bissolati completamente impacchettata e la grande gru innalzata nella piazza d’armi sono lì a testimoniare che il cantiere è partito e si è concluso l’iter burocratico, lungo quasi un anno, propedeutico all’avvio dei lavori. Avvolto da un grande ‘bozzolo’ che lo nasconde agli occhi curiosi dei passanti, l’ex convento dell’Annunziata — originariamente un palazzo della famiglia Covo, che nel 1494 venne trasformato in convento per ospitare monache agostiniane provenienti da Piacenza — è pronto dunque a trasformarsi da bruco in farfalla.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione Arvedi Buschini, è parte di un protocollo d’intesa siglato da Comune, Provincia, Politecnico, Ministero dell’Interno e Agenzia del Demanio. «A Cremona abbiamo puntato sui giovani, che per essere non disprezzati devono essere impegnati e ricevere fiducia, offrendo loro occasioni di vera formazione. Per questo dopo il Campus della Cattolica stiamo per realizzare un secondo Campus per il Politecnico, pensando al connubio fra sapere umanistico e scientifico, un binomio vincente — aveva affermato Giovanni Arvedi —. Ci ho messo un po’ a mettere d’accordo il rettore del Politecnico Ferruccio Resta e il rettore della Cattolica Franco Anelli, ma alla lunga ci sono riuscito. E adesso a Cremona Cattolica e Politecnico stanno lavorando insieme, facendo programmi e progetti condivisi. Oggi il binomio scienza e umanesimo è imprescindibile e indispensabile».
Grazie a questo accordo istituzionale, inoltre, la sede di via Sesto, lasciata libera dal Politecnico, avrà nuovi inquilini: vi si trasferiranno Questura e Polizia Stradale, una piccola cittadella della sicurezza, non lontana dal centro e al tempo stesso a ridosso della tangenziale: una posizione decisamente strategica. Ma non è questa l’unica novità. La caserma di via Massarotti oggi sede della Polizia Stradale passerà al Comando provinciale del Carabinieri, che attualmente, e da novant’anni, hanno sede nella caserma Santa Lucia di viale Trento Trieste.
Il progetto dell’ex caserma Manfredini va a completare il disegno iniziato con il campus di Santa Monica, non solo perché sarà sede di facoltà universitaria, ma anche perché al suo interno ospiterà uno studentato, uno spazio dove gli studenti che vengono da fuori possono trovare ospitalità e portare a termine nel modo più adeguato il loro percorso di studi. Le recenti strategie messe in atto dal Politecnico di Milano sede di Cremona, dalla Fondazione Arvedi-Buschini, insieme ad altri enti, sono dunque orientate al recupero del convento abbandonato per dargli nuova vita e una nuova funzione.
Sulla storia costruttiva dell’edificio, la consistenza materiale delle strutture e delle finiture architettoniche c’è ancora molto da studiare e da scoprire, a cominciare dal bellissimo chiostro interno con decorazioni in cotto. Nel 1798, a seguito delle soppressioni degli ordini monastici, il monastero venne trasformato in caserma, mantenendo il nome dell’antico convento e fu solamente nel 1904 che la caserma — attiva fino al 2011 — venne intitolata al tenente di artiglieria Marzio Manfredini, morto nella guerra di Eritrea. La soluzione progettuale (ancora top secret) si configura come un un vero e proprio masterplan urbano dedicato alla definizione dei grandi spazi all’interno di un recinto conventuale a lungo dimenticato.
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