L'ANALISI
18 Febbraio 2023 - 05:15
PIZZIGHETTONE - A più di quattro mesi dalla sospensione del servizio, nonostante le promesse il Centro Tao (trattamento anticoagulante orale) resta al palo. E gli oltre 200 residenti che usufruivano dell’ambulatorio di via Montegrappa sono costretti a recarsi periodicamente a Cremona, con i conseguenti disagi che patiscono specialmente i più fragili.
Come già riferito l’istituto Vismara di San Bassano si è detto disponibile a mettere a disposizione i locali della casa di riposo Mazza, quel che manca è però l’ok dei medici di base che dovrebbero gestire l’ambulatorio stesso. Ecco perché il sindaco Luca Moggi lancia un appello «al senso di responsabilità dei medici, affinché si arrivi al più presto alla soluzione». Sottolinea inoltre che il Comune, in accordo con la Croce Rossa, precedentemente metteva a disposizione un servizio di trasporto per gli anziani verso il Centro Tao locale: «Cosa che non possiamo chiaramente garantire per la città. L’auspicio è che si arrivi ad una soluzione al più presto, noi continuiamo a fare da tramite».
Ats in una nota ha precisato di essersi «prodigata, nei mesi scorsi, per coinvolgere i medici di medicina generale interessati» e che «da colloqui intercorsi con il medico referente dell’ambulatorio Tao, anche a seguito delle rassicurazioni fornite allo stesso sulla futura organizzazione, era inizialmente emersa la volontà dei medici di riprendere l’attività ed erano state date garanzie in tal senso».
Poi il cambio di rotta: «I medici di famiglia operanti a Pizzighettone hanno successivamente deciso diversamente — continua la nota di Ats — avendo constatato che nel frattempo gli assistiti erano ricorsi al Centro Tao del presidio ospedaliero di Cremona, senza manifestare particolari criticità. Il dipartimento Cure primarie di Ats non è stato informato di quest’ultima decisione, motivata dai medici anche con argomentazioni inerenti alla copertura dei costi di erogazione delle prestazioni, nonostante il dipartimento avesse fornito garanzie in proposito. È necessario evidenziare che l’Ats, pur adoperandosi per convincere i sanitari a mantenere in essere il monitoraggio dei pazienti in Tao, non ha la possibilità di imporne l’attuazione, in quanto essa non rientra negli obblighi contrattuali dei medici di famiglia».
Insomma, l’ultima parola spetta proprio ai medici. Ecco perché anche il consigliere di minoranza Giancarlo Bissolotti, che fin dall’inizio ha preso a cuore il problema, ha deciso di rivolgersi a loro: «Nei giorni scorsi mi sono rivolto ad Alberto Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, per fare presente la situazione e per chiedergli di indicarmi la strada. Poi ho preso contatti anche con Maurizio Boni del sindacato Snami di Cremona, che rappresenta i medici, il quale mi ha assicurato che se ne parlerà nel corso di un incontro in programma giovedì 23. Capisco che dietro il problema ci sia anche una questione economica, ma è necessario smetterla di giocare a nascondino e assumersi le responsabilità. A farne le spese sono i pazienti. E se non arriveranno soluzioni suggerisco al sindaco Moggi di rivolgersi anche alla Prefettura».
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