L'ANALISI
18 Febbraio 2023 - 05:25
CREMONA - La qualità dell’aria rimane pessima in tutta la provincia, a Cremona peggiore che nel resto del territorio. Nel capoluogo le polveri sottili giovedì hanno raggiunto una concentrazione media nell’arco delle 24 ore pari a 104 microgrammi per metro cubo d’aria: il nuovo record negativo della stagione autunnale e invernale, è stato registrato dalla centralina dell’Agenzia regionale per l’ambiente di piazza Cadorna. Solo lievemente migliore il dato di 96 parti per milione dell’impianto di via Fatebenefratelli: 96 microgrammi. E la situazione è preoccupante anche per il livello delle micropolveri, le Pm 2,5, praticamente il triplo della soglia limite di 25 microgrammi per metro cubo d’aria.
Lo smog imperversa da ormai una settimana consecutiva in tutta la provincia, ma ci sono delle differenze. Nel Cremasco le cose vanno un po’ meglio, con il livello delle polveri che nella giornata di giovedì è calato, scendendo da 101 parti per milione, dato registrato dalla centralina dell’Arpa di via XI Febbraio a Crema e riferito a mercoledì, a 66, rilevamento inerente il giovedì (la soglia di attenzione è a quota 50). Merito dell’aumento della ventilazione che ha contribuito a ripulire parzialmente gli strati più bassi dell’atmosfera.
Per questo fine settimana non sono previsti sostanziali cambiamenti delle condizioni meteo: non si vede all’orizzonte l’arrivo di una perturbazione che possa mettere fine all’emergenza, abbattendo le polveri sottili. Al momento, ma si resta nel campo delle ipotesi, la pioggia è annunciata per la fine della settimana prossima, dunque l’elevato livello di smog potrebbe perdurare ancora per diversi giorni.
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