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Nasce parco agrivoltaico da 7 mega all'impianto mangimi Ferraroni

Sfida a caro-energia, tra sostenibilità e innovazione. Il Ceo Maurizio Ferraroni: "Con l'investimento nel fotovoltaico ci aspettiamo una forte riduzione delle bollette già nel giro di 4 anni"

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

17 Febbraio 2023 - 12:37

Nasce parco agrivoltaico da 7 mega all'impianto mangimi Ferraroni

CREMONA - Contro il caro bollette, il mondo agricolo si organizza e scommette sempre più sulle rinnovabili. Il progetto è del Gruppo Ferraroni di Cremona, realtà storica italiana operante nel settore agro-alimentare e zootecnico, che con un cospicuo investimento è in procinto di iniziare a costruire un parco fotovoltaico da oltre 7 mega per soddisfare il fabbisogno energetico degli impianti della propria capogruppo Ferraroni S.p.A, azienda leader nel settore mangimistico, che produce tre milioni di quintali l’anno nei due stabilimenti. «La Regione Lombardia - spiega all’ANSA il Ceo del Gruppo e vicepresidente dell’Associazione industriali Cremona, Maurizio Ferraroni, alla vigilia della Giornata internazionale del risparmio energetico - ha concesso di poter mettere pannelli a terra nel raggio di 500 metri dal sito produttivo. Ci collegheremo direttamente e non avremo oneri di trasferimento, con notevole risparmio».

«Con l’aumento dell’energia di agosto saremmo andati quasi a quintuplicare i costi energetici, cifra insostenibile anche per un’azienda come la nostra. Poi con il calo di fine anno e dei primi mesi del 2023, la previsione di costo delle bollette si attesta a circa il doppio ma, con l'investimento nel fotovoltaico ci aspettiamo una forte riduzione delle bollette già nel giro di 4 anni», aggiunge Maurizio Ferraroni che è a capo del Gruppo con il fratello Ettore e i cugini Ettore Carlo ed Enrico. Ma non è l’unico investimento.

Il Gruppo Ferraroni di Cremona, con alle spalle oltre 100 anni di storia e più di 200 collaboratori in Italia, dopo aver già provveduto a dotare le sue numerose stalle di apparecchi fotovoltaici e aver fatto un grande investimento in tecnologia nel duemila, ha deciso di intraprendere un altro investimento multimilionario nel rifacimento dei nuovi silos. «L'obiettivo è quello di utilizzare un maggior numero di materie prime e produrre mangimi più performanti, con una prospettiva di oltre cinque milioni di quintali l’anno e a costi minori. Questi investimenti hanno portato la Ferraroni S.p.A ad essere una delle aziende leader in Italia nella digitalizzazione del settore», afferma il Ceo.

Il Ceo del Gruppo e vicepresidente dell’Associazione industriali Cremona, Maurizio Ferraroni

"Basta un unico operatore che, attraverso una app creata ad hoc per i clienti, riceve l’ordinativo. È poi un algoritmo a suggerire all’allevatore che è giunto il momento di ordinare il mangime calcolando le consegne fatte e il numero di animali. A noi arriva l’ordine attraverso questa App e poi la logistica - spiega - fa partire il processo produttivo». Alla base della filosofia della Ferraroni S.p.A c'è il benessere animale. Ed è questo il motivo di un forte impulso alla ricerca che ha portato alla creazione di FEEDLAB un innovativo laboratorio di analisi per la formulazione dei mangimi. Ed infine a proposito di sostenibilità e inclusione, c'è anche l’impegno del Gruppo Ferraroni nel sociale attraverso l'iniziativa benefica Nice to meat you ripartita a ottobre scorso dopo uno stop di mesi. «Una Onlus regolarmente registrata - dice Maurizio Ferraroni - dove gli allevatori donano un animale destinato alla macellazione a fine carriera mentre noi ci sobbarchiamo i costi della macellazione e della consegna. Serviamo 7 centri benefici tra Milano, Piacenza, Cremona, Lodi, con l’obiettivo di far avere 200 gr. di carne bovina a persona alla settimana. Non obbligandoli ovviamente». (ANSA) 

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