L'ANALISI
PREVISIONI METEO
17 Febbraio 2023 - 11:29
CREMONA - Il tempo sta per cambiare. Spiega Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com: "Fino a martedì permane un clima in prevalenza anticiclonico, pur non sempre soleggiato, e con temperature sopra la media. A seguire una saccatura artica in discesa dal Nord Europa riporterà una fase più instabile o perturbata sul Mediterraneo".
“Inverno assente sull’Italia fino a martedì grasso, a causa della persistenza di un campo di alta pressione subtropicale che manterrà il tempo spesso stabile e con temperature sopra le medie del periodo”. Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara: “Il sole tuttavia non sarà ovunque garantito, anzi. Non mancheranno infatti nubi medio-basse marittime e locali nebbie, in particolare sul lato tirrenico, in Liguria e in Valpadana. Proprio sui settori liguri e sulle regioni tirreniche non si escludono anche sporadiche precipitazioni (in genere deboli). Come detto i valori termici durante il giorno saranno decisamente sopra la norma, con massime in genere comprese tra 12 e 15°C ma punte anche superiori possibili al Sud, Sicilia e Sardegna”.
“Dal 23-24 febbraio e nei giorni successivi giungono invece ulteriori conferme su un cambio deciso di scenario”, avverte Ferrara di 3bmeteo.com. “L’anticiclone infatti dovrebbe venire smantellato dalla discesa di venti artici dal Nord Europa verso il Mediterraneo. Tuttavia ad oggi ci sono ancora ampi margini di incertezza sulla traiettoria di queste correnti, dalle quali dipenderà poi entità e distribuzione delle precipitazioni e l’andamento delle temperature. In parole povere: è molto probabile assistere al ritorno di pioggia e neve (quantomeno in montagna) da metà della prossima settimana, ma non è ancora possibile stabilire nei dettagli dove pioverà/nevicherà di più o di meno. E’ comunque plausibile un sussulto invernale con successivo calo generale delle temperature a partire dal Nord, dove tra l’altro è auspicabile il ritorno della pioggia dal momento che le regioni settentrionali, ricordiamo, soffrono ancora un pesante deficit idrico (in particolare Piemonte e Lombardia occidentale).”
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