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Nuovo ponte sul Po: «Tempi troppo lunghi»

Il sindaco Bongiovanni è preoccupato e scrive alla Provincia di Parma: «Accelerare»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

15 Dicembre 2022 - 05:15

Nuovo ponte sul Po: «Tempi troppo lunghi»

CASALMAGGIORE - Come il suo collega di Colorno Christian Stocchi, anche il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni è molto preoccupato per la tempistica di assegnazione della progettazione del nuovo ponte tra Casalmaggiore e Colorno. «Ancora non si sa a chi e quando affideranno il progetto», dice Bongiovanni, che venerdì scorso ha scritto una lettera alla Provincia di Parma, cui fa capo tutta la «partita», per fare il punto della situazione proprio sui tempi.

Il sindaco Filippo Bongiovanni


Gianpaolo Monteverdi, dirigente dell’Ufficio Viabilità e Sicurezza Stradale della Provincia di Parma, ha risposto al primo cittadino di Casalmaggiore che «la procedura di gara per l’affidamento dell’incarico di redazione del progetto di fattibilità tecnico economica del nuovo ponte sul Po è attualmente in corso» e che «il tempo previsto per l’esecuzione della prestazione è fissato in giorni 210». «Si sta perdendo troppo tempo per affidare questo incarico — commenta il sindaco —. Da luglio sono già trascorsi 150 giorni e la commissione di gara non procede. Io credo che sarebbe il caso di accelerare, anche perché poi servono 7 mesi per redigere lo studio di fattibilità e poi mancano ancora il progetto definitivo e il progetto esecutivo». Insomma, il tempo passa in fretta ed è a questo punto indispensabile una accelerazione.


Stocchi, come abbiamo riferito, ha scritto anche al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, invitandolo a venire in zona per rendersi conto di persona della situazione, perché dopo un lungo periodo di chiusura e la riapertura avvenuta nel giugno 2019 in seguito ai lavori di consolidamento del ponte, sono trascorsi circa tre anni e mezzo sui dieci presunti di durata del ponte ristrutturato e, pur essendo in corso l’iter della progettazione preliminare, siamo ancora lontani dal definire la progettazione definitiva, né sono state individuate le fonti di finanziamento per la realizzazione del nuovo manufatto.


C’è anche da considerare il possibile processo di danneggiamento in quanto il sistema di monitoraggio dei carichi sulla struttura esistente, per quanto certamente utile, non consente tuttavia un rilevamento puntuale della velocità e dei pesi collegato a sanzioni conseguenti per chi non rispetta tali limiti. I due sindaci pertanto procedono compatti nel ricordare che i territori non vogliono nemmeno immaginare l’ipotesi che possa ripetersi una nuova chiusura del ponte. Troppi i disagi patiti durante la precedente e per questo è di tutti, sia da parte cremonese che parmense, l’appello affinché si lavori per un celere iter realizzativo del nuovo manufatto, a partire dal completamento della progettazione e dal reperimento dei finanziamenti necessari per la costruzione.


La commissione deve scegliere tra 18 proposte pervenute, anche dall’estero, dopo l’apertura del bando. La verifica documentale sulle offerte presentate è iniziata lo scorso lunedì 18 luglio. Lo studio di progettazione che verrà scelto dovrà delineare un tipo di struttura già individuata nelle sue linee essenziali dalla Provincia, ossìa una tipologia ad arco con 3 campate da 135 metri per lo scavalco dell’alveo. Il ponte attuale è garantito sino a giugno 2029 ed è per questo che i sindaci stanno facendo pressioni perché vi sia una accelerazione. È quello che sperano tutti.

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