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PERSICO DOSIMO

Passo dopo Passo. Scuola in Nepal con i volontari

Anche il gruppo dei cremonesi ha supportato il progetto a cura dell’associazione

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

14 Febbraio 2023 - 10:58

Passo dopo Passo. Scuola in Nepal con i volontari

La trasferta dei volontari cremonesi in Nepal

PERSICO DOSIMO - Cinque volontari cremonesi e il presidente dell’associazione Passo dopo Passo Giorgio Pieri di ritorno dal viaggio presso la Khaniyakharka School Nuwakot District in Nepal. Ancora una volta il grande cuore della provincia di Cremona sostiene i progetti di questo sodalizio. Il vigile del fuoco Salvatore Belluardo, detto Tore, accompagnato da altri quattro volontari cremonesi Alessio Boni, Barbara Venerucci, Greta Baldricchi e Daniele Paini, zaino in spalla, hanno preso l’aereo e sono voltati a migliaia di chilometri di distanza. La scuola che era stata distrutta dal terremoto del 2015, è stata ricostruita. Al posto delle vecchie baracche di lamiera, sono stati eretti tre edifici in cemento, attrezzata una cucina e sistemate sia le aule didattiche che quella computer.

I volontari dell'associazione Passo dopo Passo con i bambini della scuola ricostruita in Nepal

Questa volta l’obiettivo della missione era quello di effettuare delle importanti migliorie. «Abbiamo tinteggiato le aule al primo e secondo piano, attrezzato con armadietti la cucina e creato uno spazio adibito ad infermeria e ambulatorio dove sono stati messi anche i letti per i volontari. Sino ad ora infatti quando andavamo alla scuola non potevamo restare, questa volta invece abbiamo avuto la possibilità di vivere una settimana con questi bambini. Abbiamo avuto la possibilità di vedere come fanno lezione e partecipare alla giornata dedicata a Saraswati, la divinità della Conoscenza».

Grazie alle varie iniziative che l’associazione propone anche in provincia di Cremona e grazie alla collaborazione con le scuole cremonesi, il sodalizio è riuscito a prendersi in carico il pagamento degli insegnanti di inglese e informatica, giovani figure con cui si attiveranno anche dei progetti didattici con le scuole locali. Già ora, ogni volta che i volontari si recano in Nepal, viene fatto un collegamento con una delle scuole che seguono il progetto, l’idea è quella di rendere più solido questo legame indissolubile che si stra creando.

Il sostegno alimentare è sicuramente alla base del progetto scolastico, senza quello le famiglie non manderebbero i bambini a scuola e questo è possibile grazie anche alla nuovissima cucina che è stata realizzata. «Solo attraverso l’istruzione si può fare un salto di qualità e cercare di far acquisire a questi bambini la consapevolezza delle potenzialità che hanno e del mondo esterno» conclude Piera Federici, che da anni segue e sostiene il progetto.

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