L'ANALISI
08 Febbraio 2022 - 05:10
Il vigile del fuoco cremonese Salvatore Belluardo con i bambini della scuola in Nepal
PERSICO DOSIMO - Una nuova scuola in Nepal grazie al sostegno e alla generosità degli istituti scolastici e dei cremonesi. E’ questo l’importante obiettivo raggiunto dall’associazione Passo dopo Passo. E proprio oggi il vigile del fuoco cremonese Salvatore Belluardo, detto Tore, nonché referente del sodalizio a livello locale, partirà per la diciassettesima volta con Daniele Paini, detto Paio, per il Nepal, per seguire da vicino un altro ulteriore tassello, l’acquisto di materiale didattico e informatico. La scuola che era stata distrutta dal terremoto del 2015 ora è stata ricostruita. Al posto delle vecchie baracche di lamiera, sono stati eretti tre edifici in cemento. Un progetto finanziato per la parte economica dell’agenzia giapponese di cooperazione internazionale Jica, ma seguito e supportato dai volontari di Passo dopo Passo. Proprio il sodalizio infatti si è sempre occupato del sostegno alimentare degli alunni, fornendo i pasti quotidiani e pagando una cuoca che si occupasse della cucina e della preparazione dei piatti.
«Per il Covid non siamo riusciti ad andare in Nepal per due anni. Questi bambini peraltro hanno perso un anno e mezzo di scuola, durante quali a causa della pandemia hanno fatto qualche lezione ascoltando la radio o attraverso dei messaggi. I bambini ora sono tornati a scuola ma ci sono dei piccoli problemi da risolvere. Ho trovato belle aule con banchi, sedie, cattedre e lavagne. La scuola è spoglia. C’è un’aula computer con solo due pc, in cucina manca il frigorifero per mantenere gli alimenti, alcune stoviglie, l’aula biblioteca è vuota quindi senza libri». E proprio per seguire da vicino il progetto, stando attento ai dettagli, Belluardo ha deciso di rimettersi lo zaino in spalla e volare a centinaia di chilometri di distanza, in un paesino di montagna nel distretto di Nuwakot, vicino a Kathmandu. Al momento la scuola ospita 140 bambini. Inizialmente ne erano presenti circa duecento, poi alcune famiglie non riuscendo più ad avere sostentamenti in montagna si sono trasferite in città, in una situazione ancora più critica.
Il sostegno alimentare è sicuramente alla base del progetto scolastico, senza quello le famiglie non manderebbero i bambini a scuola. «Quando arriverò, farò un incontro con tutti i genitori del villaggio per fare capire l’importanza di una frequenza costante. Poi acquisterò il materiale necessario per poi portarli in montagna e mi occuperò dell’installazione. Un ringraziamento particolare alle donazioni che hanno fatto le scuole in particolare gli istituti comprensivi di Cremona, l’istituto comprensivo di Vescovato e il liceo artistico oltre ai tanti amici, aziende e sostenitori».
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