L'ANALISI
09 Febbraio 2023 - 10:57
SERGNANO - Visita in paese, prima per un caffè mattutino al bar, insieme ai sostenitori, poi per un doppio passaggio al parco comunale Tarenzi e in municipio, per il consigliere regionale uscente del Pd Matteo Piloni. Insieme agli amministratori, l’esponente dei Dem, che si ripresenta per un secondo mandato, ha approfondito il progetto di riqualificazione del parco Tarenzi, un investimento di oltre un milione di euro, che permetterà all’ente locale di realizzare all’interno dell’area verde anche la nuova sede della banda comunale. Sempre ieri, Piloni è intervenuto su uno dei temi centrali di questa campagna elettorale, giunta alle ultime 48 ore (sabato sarà giorno silenzio per tutti, domenica e lunedì si vota): la sanità.
«Il Governo di centrodestra con la sua prima legge di bilancio ha ridotto i finanziamenti alla sanità pubblica, riportandoli ai livelli del 2019, e cioè prima della pandemia — esordisce l’esponente del Pd —. Inoltre sta pensando ad una legge sulle assicurazioni nella sanità. Due condizioni che rischiano di dare il colpo di grazia ad una sanità pubblica già fragile che, invece, dovrebbe essere sostenuta e oggetto di investimenti. Cosa c’entra questo con la Lombardia? Semplice. Se dovesse vincere Fontana, con una maggioranza a trazione Fratelli d’Italia, non solo non si opporrebbe a questo ulteriore indebolimento, ma lo favorirebbe. Al contrario noi dobbiamo e vogliamo rafforzare la sanità pubblica, sia in termini di servizi — abbattendo le lunghe liste d’attesa — che di personale, valorizzando quello che c’è e incentivandone di nuovo».
Imprescindibile, secondo Piloni, rilanciare sull’ospedale di Crema: «Soffre una serie di difficoltà che molti ospedali patiscono e il clima all’interno non è dei migliori. Stanchezza e incertezza sul futuro pesano sul personale già provato dalla pandemia. E allora noi dobbiamo tenere alta l’attenzione sul Maggiore. Innanzitutto, deve rimanere a Crema ed essere il punto di riferimento del territorio Cremasco. Ricordo che il distretto sanitario serve un bacino di 165 mila abitanti, e anche di più. Complice la pandemia, in Regione siamo riusciti ad ottenere qualche risultato che riguarda il ripristino di primariati che erano stati tolti (come ad esempio oculistica) o la trasformazione di strutture semplici in complesse (come per Cure Palliative). Sono stati passi in avanti importanti che servono a rafforzare un presidio ospedaliero. Ma non bastano».
Il consigliere del Pd chiede ad esempio che vengano riconosciuti salari adeguati al personale sanitario e amministrativo dell’Asst di Crema: «Alcune professionalità hanno stipendi più bassi rispetto agli stessi livelli di altri ospedali della Lombardia, e noi dobbiamo invece pretendere che Regione metta risorse per adeguare gli stipendi per trattenere e valorizzare il personale che c’è, insieme agli investimenti per attrarne di nuovo, rendendo i concorsi più veloci e appetibili. Puntando al rafforzamento del Pronto soccorso, urgentissimo, e alla riduzione di liste d’attesa che, anche sul nostro territorio, sono troppo lunghe. Arrivare per tempo alla diagnosi significare salvare la vita alle persone. Investire sul nostro ospedale significa investire sul futuro della salute del nostro territorio e dei cremaschi».
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