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L'ENERGIA SOLARE DIVIDE SORESINA

Parco fotovoltaico delle suore. Il Comune dice no al progetto

Il tecnico del convento: «È una decisione politica». Ma il vicesindaco: «Solo motivazioni tecniche»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

09 Febbraio 2023 - 05:25

Parco fotovoltaico delle suore. Il Comune dice no al progetto

Il monastero della Visitazione a Soresina

SORESINA -  I tecnici incaricati dalle suore del Monastero della Visitazione per costruire un impianto fotovoltaico presentano il progetto al Comune che glielo boccia perché incompatibile col Pgt. L’architetto Bruno Bassorizzi non ci sta e accusa l’amministrazione di essere contro il green: «Decisione politica». Ma il vicesindaco Fausto Ruggeri rispedisce subito le insinuazioni al mittente: «Assolutamente falso. La decisione è esclusivamente di tipo tecnico». La polemica, sorta in questi giorni, arriva dopo che il progetto stilato dall’architetto Bassorizzi e il collega geometra Flavio Enrico Effretti per la la Madre Superiora suor Maria Teresa Maruti hanno incassato un diniego da parte del municipio a cui avevano chiesto di costruire, in un campo che la Soprintendenza ha confermato non essere sotto tutela, un parco fotovoltaico. Stando alla risposta dell’ente in quella particolare zona, però, secondo il piano regolatore i pannelli non ci possono stare per motivi urbanistici legati al «pregio» dell’area.

La norma di riferimento è l’articolo 8. Bassorizzi contesta e attacca: «L’articolo otto individua i siti all’interno del Pgt in modo generale lasciando poi nei casi particolari interpretazioni. L’intervento completamente green non inquina, non è causa di rumori e non è invasivo ma ha la funzione di fornire all’Ordine Monacale di clausura quel sostentamento economico volto alla riqualificazione ed al mantenimento del monastero». Secondo il tecnico il Comune non è stato obiettivo: «Se poi la risposta, come ci hanno detto, è quella di ricorrere al Tar obbligando i cittadini a inutili e ulteriori spese legali, l’essenza del progetto sulla Transizione Ecologica è destinato a fallire».

Per il numero due di piazza Marconi, al contrario, il problema politico non si pone proprio e stronca sul nascere la discussione: «L’intervento proposto – spiega Ruggeri – semplicemente non è stato valutato urbanisticamente compatibile col vigente Pgt. Il riferimento a un ricorso al Tar? Certo, è stato detto, perché è previsto dalla legge che si ricordi a ogni cittadino quali sono i suoi diritti. Tutto qui».

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