L'ANALISI
BASSA PIACENTINA
09 Febbraio 2023 - 05:20
CASTELVETRO PIACENTINO - Oltre lo stretto riserbo che vige attorno alle indagini, e che sarebbe legato al coinvolgimento di minorenni, pare di capire che i colpevoli dell’incendio doloso di lunedì pomeriggio al centro commerciale Verbena abbiano ora un nome e un cognome. A stringere il cerchio attorno ai ragazzi, che erano stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza del Comune e del punto vendita, sono state le indagini dei carabinieri di Monticelli d’Ongina, coordinati dalla compagnia di Fiorenzuola d’Arda e dal comando provinciale di Piacenza. Dall’Arma, però, al momento non arriva alcuna conferma. Ciò nonostante, proprio all’ipermercato Bennet, che è stato la vittima dell’assurda bravata, la notizia circola con insistenza da ore. Ed emerge inoltre che, probabilmente, all’origine del gesto non ci sarebbe neppure l’ipotizzata challenge social, ovvero una prova di coraggio da riprendere e poi pubblicare. Più semplicemente, il fuoco sarebbe stato appiccato per gioco. Appunto una inspiegabile bravata, seppure potenzialmente molto pericolosa, classificabile come grave atto vandalico.
In attesa delle eventuali comunicazioni ufficiali, rallentate dal fatto che sarebbe coinvolta anche la Procura dei minori, l’accaduto continua a provocare rabbia e perplessità. Innanzitutto c’è il danno economico subìto dalla struttura commerciale: circa un’ora di chiusura durante l’evacuazione e l’intervento dei pompieri, oltre alla necessaria manutenzione al sistema antincendio e alle tubature coibentate colpite dalle fiamme. E poi ci sono i mezzi di soccorso e le forze dell’ordine mobilitati fino alla tarda serata: squadre del 115 in arrivo da Cremona, Piacenza e Fiorenzuola, militari della caserma di Monticelli e della compagnia della Val d’Arda impegnati anche nella giornata dell’altro ieri, per successivi sopralluoghi e attività utili alle minuziose indagini.
Fondamentali, appunto, le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza: sia quelle presenti nei piazzali del Bennet, sia quelle collocate lungo le strade del paese. Avrebbero ripreso proprio due ragazzi arrivati a Castelvetro con un bus di linea, non è stato chiarito se dalla direzione Cremona o Piacenza. In base a quanto è stato possibile apprendere, uno dei due avrebbe avuto in mano quella che almeno apparentemente poteva sembrare una tanica contenente liquido. Successivamente, i due sarebbero stati ripresi anche mentre salivano verso il parcheggio superiore del Bennet che è solitamente deserto. Ed è proprio lì che è divampato l’incendio. Sempre lì, nei minuti successivi, i vigili del fuoco hanno trovato tracce di liquido infiammabile che hanno fatto propendere per l’ipotesi del dolo.
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