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LA MAXI INCHIESTA DELLA GDF

Aipo, le mazzette in cambio di appalti: in borsa 23 mila euro

Indagati il direttore Berselli, un dirigente di Cremona, imprenditore e dipendenti

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

04 Febbraio 2023 - 05:30

Aipo, le mazzette in cambio di appalti: in borsa 23 mila euro

CREMONA - Ci sono i 3 mila euro in una busta passata di mano tra Meuccio Berselli, 61 anni, geologo, natali a Sorbolo (Parma), direttore di Aipo, l’Agenzia interregionale per il Po, e l’imprenditore della MO.TE.CO. srl di Parma, azienda che si occupa di movimento terra e costruzioni e che, negli anni, si è aggiudicata diversi lavori per l’Aipo. Ci sono i 3 mila euro trovati in casa di Berselli. E i 23 mila infilati nelle buste scovate nella casa di Cremona di un dirigente che lavora nella sede distaccata di Aipo in via Carnevali.

Le presunte mazzette in cambio di appalti sono i fatti più eclatanti dell’indagine shock per corruzione effettuata dalla Guardia di Finanza di Parma, coordinata dalla Procura della città emiliana. Indagine cominciata con l’ipotesi d’accusa di peculato contestata al direttore Berselli per l’uso improprio dell’auto di servizio dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po Po Abdpo), di cui è stato segretario generale fino a marzo 2022.

berselli

Meuccio Berselli

L’inchiesta si è poi allargata a cinque indagati. La Procura guidata da Alfonso D’Avino, contesta la corruzione al direttore Berselli, al funzionario Aipo di Cremona, al rappresentante legale dell’impresa edile e alle due impiegate che avrebbero partecipato ad uno scambio di tangenti monitorato dai finanzieri.

Mercoledì scorso è stato il giorno delle perquisizioni nelle sede madre di Aipo a Parma, in quelle distaccate di Cremona e Reggio Emilia, e nelle abitazioni degli indagati.

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E' ANDATA COSI'

Durante le indagini sull’utilizzo dell’auto di servizio, i finanzieri hanno osservato un incontro tra il direttore Berselli e l’ imprenditore che gli ha passato una busta. É scattato il controllo. Nella busta c’era una tangente da 3 mila euro. Le Fiamme gialle hanno continuato a curare e pedinare. Hanno tenuto sott’occhio un incontro tra l’imprenditore, una sua impiegata e un dirigente Aipo. Nel piazzale antistante l’impresa, poco prima, c’era stato uno scambio di buste: era presente l’altra dipendente indagata.

I finanzieri sono andati a perquisire le sedi dell’Aipo e le abitazioni degli indagati. Cercavano documenti riconducibili ai presunti accordi illeciti sugli appalti e carteggio sull’utilizzo improprio dell’auto di servizio. Documenti di «interesse investigativo» sull’uso dell’auto li hanno trovati presso l’Autorità di bacino distrettuale del Po (Abdpo).

A casa del direttore Berselli, le Fiamme Gialle hanno messo gli occhi su un borsone, vi hanno infilato le mani e scovato 3 mila euro in contanti. Le banconote erano avvolte in un elastico.

Nell’abitazione del funzionario di Cremona, chi ha indagato ha invece trovato banconote per 23 mila messe in varie buste. Tutte le presunte tangenti sono state sequestrate.

La Procura rimarca il «ruolo di interesse collettivo» svolto dall’Aipo che cura la gestione del maggior be bacino idrografico italiano, occupandosi di sicurezza idraulica, demanio idrico e navigazione fluviale. Non solo.

aipo

All’ente arrivano fondi pubblici, compresi quelli del Pnrr, che per la ristrutturazione dell’area Po, ha stanziato 357 milioni di euro, oltre investimenti per salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine, come si legge nel sito dell’Agenzia.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza da tempo aveva intensificato i controlli sui conti.

La Procura sottolinea «la gravità di eventuali fenomeni corruttivi riconducibili a pubblici dipendenti chiamati a gestire opere strategiche e ingenti risorse economiche dello Stato e dell’Unione Europea». E «la necessità di garantire una leale concorrenza tra gli operatori economici nella partecipazione ad affidamenti e gare d’appalto ad evidenza pubblica».

«È una indagine preliminare e noi siamo assolutamente i più collaborativi possibile, com’è giusto che sia, con la Procura e con la magistratura. Noi abbiamo fornito alla Guardia di finanza tutta la documentazione che è stata richiesta, sia per l’utilizzo delle autovetture sia per gli affidamenti», ha detto nell’intervista telefonica del Tgr Emilia-Romagna, Berselli, il direttore di Aipo intervenuto, la mattina del 29 gennaio scorso, a Casalmaggiore, per chiudere ufficialmente la mostra «Il Po e l’isola che non c’è più».

E per annunciare il miliardo di investimento di Aipo sul Po per tre progetti: rinaturazione, Ven.To e navigabilità, oltre le opere di manutenzione necessarie per il dissesto idrogeologico.

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