L'ANALISI
03 Febbraio 2023 - 11:06
PARMA - Perquisizioni e sequestri della Guardia di Finanza e della Procura di Parma all'Aipo, l'Agenzia interregionale per il fiume Po con l'ipotesi di corruzione e peculato. Sotto osservazione c'è, in particolare, l'incontro fra il direttore dell'Aipo, Meuccio Berselli e un imprenditore edile durante il quale ci sarebbe stato lo scambio di una busta, immediatamente controllata dai finanzieri, con dentro tremila euro in contanti. Un altro scambio di buste sarebbe stato osservato, sempre dalle stesse Fiamme Gialle, tra lo stesso imprenditore e un altro dirigente di Aipo.
La guardia di finanza ha fatto perquisizioni negli uffici Aipo, nell'impresa edile e nelle abitazioni dei principali indagati. A casa dell'ex segretario generale dell'Agenzia di Bacino del Po, adesso direttore Aipo, è stato trovato, in un borsone, avvolto in un elastico, il denaro contante pari a tremila euro, sequestrato in relazione all'ipotesi di reato di corruzione. In casa dell'altro dirigente sono state trovare diverse buste con oltre 23mila euro. L'ipotesi di reato, nell'indagine condotta dalla Guardia di Finanza coordinata dalla procura parmigiana diretta da Alfonso D'Avino, è anche quella di peculato perché l'indagine era nata per verificare il possibile uso indebito di un'auto di servizio.
L’Aipo, agenzia interregionale del fiume Po, al centro dell’indagine per corruzione della Guardia di Finanza e della procura di Parma, è un ente strumentale delle Regioni Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte. Istituita nel 2003, cura la gestione del principale bacino idrografico italiano. I suoi impegni, svolti per conto delle quattro Regioni, sono molteplici: vanno dalla sicurezza idraulica in senso stretto, alla gestione del demanio idrico, alla navigazione fluviale. Nell’ultimo periodo è stata impegnata, in particolare, su due fronti: la gravissima crisi di siccità che ha investito in estate (ma continua tutt'ora, con il grande fiume ai minimi storici mensili) e i progetti finanziati con i fondi del Pnrr. Con compiti diversi e con il controllo diretto da parte del governo attraverso il Ministero dell’Ambiente, opera l’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po. Entrambe hanno sede a Parma e, per ovvie ragioni, lavorano spesso a stretto contatto. (ANSA)
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