L'ANALISI
24 Gennaio 2023 - 18:56
ROMA - «Troppo poco e troppo tardi per revocare lo sciopero» che quindi «rimane confermato». Così in una nota i presidenti di Fegica e Figisc/Anisa spiegando che «il tentativo in extremis fatto dal ministro Urso, peraltro apprezzato, non riesce ad intervenire con la necessaria concretezza».
«L'annuncio dell’avvio del tavolo volto a ristrutturare la rete distributiva e ridare un piano regolatorio certo va nella direzione giusta e auspicata - scrivono i presidenti della Fegica, Roberto Di Vincenzo, della Figisc Bruno Bearzi e della Anisa Massimo Terzi -. Ma le modifiche ipotizzate sul decreto, oltre a non essere sufficienti, sono ormai nelle mani del Parlamento».
«Quel che rimane sullo sfondo, sconti o non sconti sulle multe, cartelli o non cartelli da esporre - proseguono - è l'idea di una categoria di lavoratori che speculano sui prezzi dei carburanti. Il che è falso e inaccettabile. Lo sciopero è quindi confermato. Così come rimane confermata l’intenzione della categoria di dare tutto il proprio contributo al processo di riforma, per ora solo annunciato. Domani alle ore 11 - annunciano - è in programma una assemblea dei gruppi dirigenti delle organizzazioni di categoria, presso la sala Capranichetta di Piazza Montecitorio, aperta a deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari». (ANSA)
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