L'ANALISI
23 Gennaio 2023 - 11:25
CREMONA - «A queste regole non ci stiamo» è l'appello dei gestori del distributori di benzina, che confermano lo stato di agitazione. Lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio «era e resta confermato»: così i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, le principali associazioni di categoria dei gestori, replicano al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che aveva lanciato un appello a revocare la serrata che riguarderà anche i self service. Tutto nasce dall'impennata dei carburanti che sta creando gravi problemi in termini economici. Ma c'è chi sta con il ministro: «Lo sciopero dei benzinai va revocato senza se e senza ma, perché sono venute meno tutte le motivazioni che hanno portato i gestori a indire la protesta». Lo afferma Assoutenti, che condivide in pieno le affermazioni di Adolfo Urso. «Se lo sciopero dovesse essere confermato - afferma il presidente Furio Truzzi - siamo pronti ad organizzare iniziative di protesta contro i gestori su tutto il territorio nazionale da parte dei consumatori, compreso un controsciopero degli automobilisti». Insomma, sul tema regna una grande differenza di vedute. E tu, cosa ne pensi? E' tutta colpa dei gestori? Vota il nostro sondaggio.
Sì, non è giusto causare un disservizio ai consumatori
No, i benzinai hanno diritto di scioperare
Sì, il caro benzina è un grave problema economico
No, il Governo ha le proprie colpe e dovrebbe intervenire sulle accise
Sì, non è logico dare ancora la colpa alla Guerra in Ucraina
No, è colpa delle aziende del settore che si sono coalizzate per alzare i prezzi
Non ho una opinione in merito
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