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CREMA

Ha accoltellato i Carabinieri, Alexander resta in carcere

Il giudice dispone la custodia cautelare per il 22enne fino al 27 febbraio, quando si terrà il processo

Piero Zanoni

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pzanoni@laprovinciacr.it

23 Gennaio 2023 - 21:39

Ha accoltellato i  Carabinieri, Alexander resta in carcere

CREMA - In carcere fino al 27 febbraio. Così ha deciso il giudice, oggi in tribunale Cremona, nei confronti di Alexander, il giovane che sabato verso le 16.30 ha aggredito e accoltellato due Carabinieri della stazione di Montodine, chiamati dai genitori nell’abitazione di via Stazione allarmati dal suo comportamento violento. Troppo rischioso, evidentemente, lasciarlo libero o anche applicargli una misura restrittiva come gli arresti domiciliari. Il 22enne dovrà quindi trascorrere le prossime cinque settimane nella casa circondariale di Ca’ del Ferro a Cremona, in attesa del processo. Arrestato subito dopo il drammatico episodio nella casa di via Stazione, Alexander dovrà rispondere di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.


I due militari feriti ora sono in convalescenza: i medici dell’ospedale Maggiore di Crema, che li hanno curati e ricuciti dopo i fendenti, li hanno giudicati guaribili rispettivamente in 25 e in 15 giorni. In aula il giovane cremasco è stato assistito dall’avvocato Vito Castelli, il quale ha chiesto i termini a difesa, mentre i genitori hanno atteso poco fuori il provvedimento del magistrato che, valutati i fatti, ha appunto disposto la custodia cautelare in carcere.

L'avvocato Vito Castelli


Il pomeriggio di follia è storia di sabato: verso le 16.30 arriva una telefonata al 112, il numero unico di emergenza. Sono gli stessi famigliari del ragazzo a chiedere aiuto, perché il 22enne è fuori controllo. Solo una grande paura per atti inconsulti può spingere due genitori a rivolgersi alle Forze dell’ordine e l’interlocutore all’altro capo del telefono non perde tempo. L’intervento viene affidato ai Carabinieri. In via Stazione arrivano due equipaggi dalle caserme di Romanengo e Montodine. Affrontano il giovane e cercano di ricondurlo alla calma, quando tutto precipita. Alexander, armato di un coltello da cucina, si getta sugli uomini dell’Arma. Volano fendenti e a farne le spese sono i due militari della stazione montodinese.


La ricostruzione dell’aggressione, fatta poi dagli stessi Carabinieri, parla di cinque fendenti, due dei quali feriscono alla testa, fortunatamente in maniera superficiale, un carabiniere: una lacerazione vicina ad un occhio e una al cuoio capelluto. Una coltellata vibrata dal 22enne va invece in profondità nel polpaccio dell’altro militare, procurando una brutta ferita. Uno o due centimetri più a fondo e la lama avrebbe potuto compromettere irreversibilmente la funzionalità del muscolo e quindi della gamba stessa. Un raptus da «belva scatenata», l’hanno poi definito i Carabinieri. Nonostante le ferite e la furia incontrollata dell’aggressore, i militari sono riusciti a bloccarlo e a disarmarlo, evitando che altre persone si facessero del male, compreso l’accoltellatore, poi tratto in arresto e condotto al Comando di Crema.

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