L'ANALISI
17 Gennaio 2023 - 05:30
Campus Santa Monica
CREMONA - Dall’inaugurazione il 25 maggio 2021 alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella il Campus della Cattolica ha cambiato il volto della città. L’ex monastero restituito alla comunità cremonese — presto anche l’ex caserma Manfredini tornerà ad essere abitata nel segno della formazione universitaria — ha dimostrato con forza di essere uno spazio condiviso, un luogo al servizio della città, grazie alla sensibilità dell’Università Cattolica, come osserva il vicedirettore della sede Matteo Burgazzoli: «Il Campus di Cremona dell’Università Cattolica presso l’ex comparto di Santa Monica si è mostrato sin dall’inizio come un fattore abilitante per l’attuazione delle politiche dell’ateneo e della città in materia di Terza Missione — afferma —, ossia di quell’obiettivo che le università hanno assunto rispetto alla necessità di dialogo con la società, utile a creare collaborazione per lo sviluppo di idee, talenti e più in generale di conoscenza, rapportandosi con istituzioni e territorio, per la costruzione di un nuovo futuro, a sostegno di una società e di una collettività locale che fonda la propria crescita e competitività sul sapere, la ricerca e l’innovazione».
Dalle Giornate di Primavera del Fai nell’autunno del 2021 e poi nel maggio dello scorso anno, alla lectio magistralis di Qu Dongyu nell’evento #insieme per gli SDG nel novembre 2021, gli eventi dall’apertura del campus sono stati una settantina, cui si devono aggiungere quelli svolti nell’ambito delle lezioni didattiche, che hanno visto organizzare o hanno coinvolto istituzioni, associazioni di categoria, altre realtà associative e aziendali, nonché iniziative rivolte alla cittadinanza.
In 15 casi gli spazi sono stati utilizzati per convention di soggetti terzi: dalla Fondazione Arvedi alla Provincia di Cremona passando per le associazioni del territorio, tante sono state le visite di istituzioni, associazioni ed aziende. Nella direzione di far sì che il campus venga frequentato dai cremonesi vanno anche le possibilità di frequentare la biblioteca dell’università, previo la sottoscrizione di un abbonamento, oppure di accedere agli spazi esterni del campus e alla caffetteria. In quest’ottica si lega anche la decisione di ospitare il ciclo di incontri dedicati all’ex monastero, organizzato dalla Società Storica Cremonese.
«La permeabilità e la collaborazione dell’Università rispetto alla realtà cittadina e territoriale è un elemento centrale nel progetto costitutivo di Santa Monica, un impegno che la Direzione di Sede tiene a mantenere costantemente vivo con i promotori dell’Accordo di Programma: Regione, Provincia, Comune, Fondazione Arvedi Buschini, Fondazione Cariplo, la Diocesi e le associazioni di categoria — sottolinea Burgazzoli —. Questo accordo ha portato e potrà portare, se efficacemente alimentato, a ulteriori nuovi traguardi per lo sviluppo di Cremona Città Universitaria, a favore di cittadini e imprese».
Il Campus di Santa Monica ha inoltre fatto registrare, nell’arco del 2022 con l’allentarsi delle norme anti Covid, un aumentato apprezzamento da parte non solo di esterni ma anche di facoltà della Cattolica che hanno scelto la sede cremonese per dare visibilità e una cornice prestigiosa ad appuntamenti di prestigio. Ne sono stati un esempio il convegno scientifico internazionale «Turismo Musicale: storia, geografia e formazione», alla sua seconda edizione edizione, organizzato dal professor Lucarno della Facoltà di Lettere svolto nel mese di settembre e il l XIV congresso nazionale SPR-IAG «Clinica e ricerca: il ritmo terapeutico», organizzato dalla Facoltà di Psicologia con il patrocinio di numerosi enti e tenutosi nel mese di novembre.
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