Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

COMMERCIO: LA RIPARTENZA

I saldi ingranano la quinta: centri commerciali pieni

Positivo il bilancio degli addetti ai lavori malgrado il maltempo abbia frenato l’afflusso nel cuore della città

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

10 Gennaio 2023 - 05:20

I saldi ingranano la quinta: centri commerciali pieni

CREMONA - Domenica la pioggia ha provocato due scenari opposti – fino a sera folla nei centri commerciali letteralmente presi d’assalto e strade decisamente più deserte in centro – ma l’andamento dei saldi resta comunque positivo. Il primo weekend di ribassi ha infatti fatto registrare numeri incoraggianti. Destinati a crescere visto che nelle ultime ore sono state ormai archiviate le settimane bianche in montagna: buona parte delle famiglie cremonesi che si trovavano ancora in vacanza, infatti, ha fatto rientro in città. Tornando al lavoro, ma quasi sicuramente tornando anche a frequentare locali e negozi.

Berlino Tazza, Marco Stanga e Gaia Fortunati


Berlino Tazza, presidente di Sistema impresa - Asvicom Cremona, commenta: «Il quadro del territorio è assolutamente in linea con la tendenza nazionale. Un primo bilancio, dopo un rapido monitoraggio su un campione di associati, registra la tenuta delle vendita e, in alcuni casi, anche un leggero aumento degli scontrini. Il budget di spesa ha risentito dell’aumento dei costi energetici e dei prezzi dei prodotti di uso quotidiano ma si attesta intorno ai 160-180 euro a nucleo famigliare. Si effettuano spese con prudenza e si privilegia la qualità alla quantità. Tra i capi più richiesti al momento si registrano capispalla, giubbotti, maglioni pesanti e calzature. I dati denotano una crescente fiducia dei clienti nella capacità dei commercianti locali di configurare acquisti all’insegna di un ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo della merce».

Insomma, ottimismo. Anche se, precisa subito Tazza, non significa certo essere usciti dalla crisi: «Siamo ancora in uno scenario nel quale non è possibile risalire alle prestazioni pre-Covid ma è certo che la fase attuale sta offrendo segnali positivi di incoraggiamento – precisa –. È comunque prematuro tirare delle conclusioni. Per stilare un bilancio esaustivo capace di restituire un realistico stato di salute del commercio dobbiamo attendere almeno la fine del mese».


Marco Stanga, vice presidente di Confcommercio, conferma l’impressione ottimistica dei giorni scorsi pur facendo dei distinguo. «Ho sentito gli associati e sabato è andata molto bene un po’ per tutti, in parecchi hanno registrato incassi maggiori rispetto ai giorni precedenti e sicuramente rispetto ad un anno fa. Se parliamo di domenica invece il discorso è diverso, perché nel centro storico a causa della pioggia alcuni commercianti hanno rinunciato ad aprire (in effetti erano parecchie le saracinesche abbassate, ndc) e comunque quelli rimasti aperti hanno lavorato meno rispetto ai giorni precedenti. Ma si tratta di un dato legato strettamente al maltempo, perché nei centri commerciali al contrario c’è stato un boom. Insomma, al di là di queste differenze, direi che il primo weekend si è chiuso in modo positivo. E con un incremento rispetto all’inizio dei saldi del 2021. Restiamo però preoccupati per il futuro perché gli scenari sono poco incoraggianti: caro energia e caro benzina sono fattori che incidono molto sui consumi delle persone, portate dunque a rinunciare ai beni non primari. Ci auguriamo che il Governo riesca ad intervenire sulle accise e a limitare l’aumento dei costi».


Anche Gaia Fortunati, presidente di Confesercenti Cremona, sottolinea che la pioggia non ha certo favorito lo shopping domenicale in centro: «E oltre al brutto tempo – aggiunge – si è trattato di una giornata di rientro dalle vacanze. Fattori che hanno un po’ disincentivato le passeggiate fra i negozi e che hanno spinto diversi negozianti a rinunciare all’apertura. Tuttavia in linea generale il weekend non è andato male: di gente in giro ce n’era, soprattutto sabato. Insomma, niente fuochi d’artificio ma non ci si può lamentare. Ora non resta che vedere come andrà questa settimana».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400