L'ANALISI
09 Gennaio 2023 - 11:07
CASTELLEONE - La prima edizione dell’Antiquaria 2023 deve vedersela con la pioggia battente e con una partenza in salita ma il successo, grazie all’impegno di ambulanti e volontari, arriva comunque. «Portici al completo tra banchi e visitatori. Qualche temerario, adeguatamente coperto, ha deciso anche di tentare all’aperto. Come sempre – commenta il vicepresidente di Castelleone Antiquaria William Parmesani – chi resiste fa affari. Bene così».
Inaugurazione bagnata, inaugurazione fortunata. Sembra valere anche per Antiquaria che, proprio in occasione del primo appuntamento dell’anno in cui si appresta a compiere 35 anni, si è trovata di fronte a una sfida che definire proibitiva è poco. Eppure, una volta di più, il team guidato da Pupilla Bergo ce l’ha fatta. Il segreto? Un metodo «bolognese». Come succede nella città i cui portici sono patrimonio dell’Unesco, infatti, i commercianti si sono riversati all’ombra delle arcate, trasformando di fatto l’intero centro storico in un grande mercato al coperto. Da una situazione di difficoltà, insomma, si è riusciti a realizzare una scenografia ancora più affascinante.
«La presenza degli espositori, alla fine, si è attestata a causa del meteo al 50% ma chi aveva un posto sotto i porticati non ha mancato all’appuntamento. Anche il numero di visitatori – analizza Parmesani – ha naturalmente subito un ridimensionamento per la stessa ragione ma l’aspetto positivo è che chi si è presentato al mercatino aveva certamente voglia e intenzione di fare acquisti importanti».
Casualmente, ma con un forte valore simbolico, si è concretizzata la filosofia da sempre perseguita da Bergo, fondatrice nel 1988 di un piccolo evento entrato poi nella top 10 dei mercati dell’antiquariato e vintage italiano: «Pochi ma buoni».
La rigida selezione dei commercianti invitati è ormai diventato un mantra dell’associazione che punta tutto sulla ricerca di quella nicchia di grandi espositori in grado di catturare con la bellezza dei loro tesori sia il ricercatore più appassionato e raffinato sia il grande pubblico.
Proprio per questo, come annunciato nel bilancio di fine anno dalla presidente, è stata fissata un’asticella al numero massimo di stand che non dovrebbe d’ora in poi superare i 150 stalli. Resta invece da discutere col Comune riguardo alla problematica dei parcheggi: nei giorni di maggior affluenza sembrano non bastare più.
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