La svolta di Pietro Francesconi: «Ora lascio la politica»

PIADENA DRIZZONA - Dopo quasi trent’anni di vita politica, Pietro Francesconi, capogruppo di maggioranza a Piadena Drizzona, lascia tutte le cariche. È lui stesso a confermarlo: «Era da un po’ di tempo che ci pensavo e adesso è arrivato il momento. Ho già comunicato la decisione al sindaco di lasciare non solo la carica di capogruppo di maggioranza ma anche di consigliere comunale – dice Francesconi —. La motivazione è il lavoro». Originario di Piadena e residente a Isola Dovarese, classe 1964, coniugato con Flavia, Francesconi ha due figli, Eleonora e Luca. 13. «Svolgo la professione di imprenditore con una società specializzata in efficientamento energetico e rinnovabili», spiega Francesconi.

«In questo ultimo periodo, con la forte richiesta di pannelli fotovoltaici, il carico di lavoro è diventato pesante. Tra l’altro in società è entrato anche mio figlio, ci sono tante cose da seguire e non riesco più a dedicare il tempo necessario all’attività amministrativa. Ritengo anche giusto che mi possa subentrare in consiglio Rinaldo Mura, che già era in lista con me quando mi ero candidato sindaco. Questo mandato amministrativo purtroppo è stato penalizzato da alcuni fattori che hanno complicato le cose, a partire dalla pandemia».

Francesconi ricorda di aver iniziato tanto tempo fa il suo impegno in politica: «Ho iniziato nel 1994 con la prima lista a Isola Dovarese, dove entrai in minoranza, cosa che poi si è ripetuta e al terzo tentativo nel 2009 siamo riusciti a vincere le elezioni con il sindaco Luigi Fantini, di cui sono stato assessore». Con la lista «Piadena al Centro», Francesconi si è poi presentato come candidato sindaco ma venne sconfitto da Ivana Cavazzini. In lista con lui c’erano già, tra gli altri, Mura, chimico, ex responsabile dei lavori per la ‘Italcementi’, ora in pensione, e Laura Lucini Pigoli, che ora è assessore nella giunta guidata dal sindaco Matteo Priori.

«Lascerò anche l’incarico che avevo come referente di zona per Forza Italia – spiega Francesconi —, un ruolo che ora è ricoperto dal sindaco di Calvatone e consigliere provinciale Valeria Patelli». Nei prossimi giorni la mia lettera di dimissioni, irrevocabili, sarà protocollata in Comune. Dopodiché il sindaco avrà dieci giorni di tempo per convocare il consiglio comunale che dovrà procedere alla surroga del dimissionario.

Il congiuntivo diventa indicativo, Benelli: «Verbale non fedele, ora rischio la querela»

Il consigliere di minoranza contesta la trascrizione della seduta del 25 luglio scorso del consiglio comunale: «Il significato così è stravolto»