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CASALMAGGIORE

Addio a suor Maria Rosa: «L’angelo degli ultimi»

Folla in San Leonardo al funerale della 89enne religiosa dei Figli di Gesù sofferente. «Aveva sempre curato i più poveri e in gioventù era stata anche sindacalista»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

07 Gennaio 2023 - 15:13

Addio a suor Maria Rosa: «L’angelo degli ultimi»

CASALMAGGIORE - Picchetto d’onore della pubblica assistenza Padana Soccorso e tanta gente, questa mattina, nella chiesa di San Leonardo alle esequie di suor Maria Rosa dei Figli di Gesù sofferente, ossìa Angela Marzorati, tra le fondatrici della Casa Giardino e colonna della Comunità Vocazionale di Cingia de’ Botti, scomparsa a 89 anni. A presiedere la funzione è stato don Cesare Castelli, affiancato da padre Francesco Serra, don Arrigo Duranti, don Angelo Bravi, don Mario Martinengo, don Ettore Conti, don Alfredo Assandri, don Bruno Galetti, don Anton Jcmon e il diacono Luigi Lena. Presenti anche i sindaci di Casalmaggiore e di Rivarolo del Re, Filippo Bongiovanni e Luca Zanichelli.


«Suor Maria Rosa sta iniziando il suo lungo viaggio verso la casa del Signore – ha esordito don Cesare nell’omelia —. Non cercava cose straordinarie, ma voleva dare un sorriso ai suoi figlioli o andare nella sua amata Cingia per mettere in atto quello che il fondatore le aveva detto, cercare di creare un’altra Comunità. Viveva l’amore verso il Padre attraverso l’amore verso i più deboli. E noi viviamo, come dice San Giovanni, se siamo capaci di amare, se no siamo delle persone che camminano nel vuoto. Già prima di essere suora, amava Gesù negli altri: ecco il suo coraggio di partire per l’Africa».

Al termine, fratel Cesare, suo confratello, ha tratteggiato la biografia della religiosa, nata l’8 maggio 1933 a Saronno, città del Beato Luigi Maria Monti, fondatore dei Figli dell’Immacolata Concezione (Concezionisti). «Fin da bambina frequentava la Comunità di Padre Monti e a 11 anni già lavorava per le necessità della famiglia in una fabbrica. E in questa realtà era attenta alle condizioni in cui operavano i lavoratori». Diventò attivista sindacale «e fin da giovane dava testimonianza di bontà e di carità». Alla fine degli anni ‘60 iniziò una ricca esperienza di missione in Africa, vivendo per 3 anni in Ciad. Poi il rientro in Italia per assistere la sorella Rosanna, portatrice di disabilità, e l’emissione dei voti nelle mani di padre Giuseppe Renzi, fondatore dei Figli di Gesù Sofferente. Il servizio in vari luoghi sino a Casalmaggiore e Cingia. «È stata una consacrata di alto spessore e fascino spirituale». Angela Bigi ha ricordato le tante serate «ridendo a crepapelle sulle vicende della tua vita: quanta gioia abbiamo condiviso. Ma quando si parlava di Dio, il tuo volto si illuminava e nella semplicità ci raccontavi di Gesù».

FOTO: FOTOLIVE

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