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VELOCITÀ OSSERVATA SPECIALE

«Autovelox fissi ancora utili, così preveniamo incidenti»

La Provinciale: «A Castellone e Soncino 10 verbali al giorno, a San Daniele stabili, picco a Pandino»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

05 Gennaio 2023 - 05:00

«Autovelox fissi ancora utili, così preveniamo incidenti»

I velox fissi di Soncino, Castelleone e San Daniele Po

CREMONA - «Gli autovelox del territorio? Ancora utili per prevenire gli incidenti, i dati lo dimostrano». Così Salvatore Guzzardo, comandante della Polizia provinciale di Cremona, sul bilancio degli occhi elettronici posizionati lungo le direttrici nevralgiche e maggiormente trafficate del Cremonese. Sono quattro quelli attualmente in funzione: a Pandino, sulla Bergamina, lo strumento di più recente installazione; tra Soncino e Ticengo lungo la Serenissima, a ridosso della Cascina Grandoffio; sul Ponte Verdi di San Daniele Po e a Castelleone, lungo la Paullese.

Salvatore Guzzardo


I rilevatori dell’Alto Cremonese, ossia quelli di Soncino e Castelleone, nell’anno appena trascorso hanno immortalato 6.800 infrazioni, 3.500 lungo la Paullese e 3.350 sulla strada che dal borgo medievale porta a Crema. Sono, multa più multa meno, dati fotocopia rispetto al quadro complessivo del 2021. «I numeri, che possono di per sé sembrare particolarmente elevati, devono essere rapportati all’intervallo di tempo preso in esame e alle particolarità dei tratti — spiega il commissario Guzzardo —: basti pensare, a tal proposito, che la media delle sanzioni è in questo caso di venti al giorno, dieci sulla Paullese e dieci sulla Serenissima.

Il velox fisso di Pandino

Oltretutto, si tratta di strade con picchi diversi nel tempo, a Castelleone nei periodi lavorativi intensi e a Soncino durante i mesi di ferie per la sua vocazione più prettamente turistica». La conclusione, che si può trarre, è una sola: si applica anche al caso di San Daniele, che ha gli stessi numeri. «Non esiste nulla di assolutamente necessario, quando si parla di rilevatori e autovelox — ironizza Guzzardo — ma esiste certamente l’utile. E stando ai dati, la loro presenza sul territorio risulta ancora efficace. Ricordiamoci, che lo scopo non è certo far cassa, ma rendere le strade sicure e prevenire il peggio».


Per quanto riguarda l’occhio Cremasco? Presto per tirare le somme a Pandino. I numeri, infatti, saranno definiti con certezza nei prossimi giorni. Intanto, però, su un aspetto non ci sono dubbi: «Avrà certamente valori più alti — anticipa il comandante, che chiosa — essendo stato attivato di recente, gli automobilisti cremonesi sono meno abituati. L’obiettivo resta di avere sempre meno infrazioni».

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