L'ANALISI
01 Gennaio 2023 - 19:06
CREMONA - Altri due colpi in zona Po e un terzo in una traversa di via Giuseppina, a cui si aggiungono un paio di truffe, soltanto tentate, sempre nel quartiere Po; non sono andate in porto grazie alla reazione immediata dei due anziani presi di mira: hanno capito che qualcosa non tornava nelle richieste avanzate da un paio di cinquantenni con addosso una tuta da lavoro e li hanno mandati via.
Si aggrava, dunque, il bilancio delle incursioni messe a segno dai ladri (difficile che si tratti della stessa banda) che tra la vigilia di Natale e il 27 dicembre scorsi si sono letteralmente scatenati a Cremona e in altri centri della provincia. L’ultimo bilancio prima di questo aggiornamento parlava di quattordici fra furti tentati e a segno, con una media di oltre tre raid al giorno. Per quanto sia pressoché certo che la mano non sia la stessa, la dinamica ha una costante, vale a dire l’ingresso nell’appartamento attraverso l’effrazione di serramenti.
Il caso più clamoroso, perché seguito in tempo reale dai proprietari della casa visitata dai ladri, è quello avvenuto l’altra sera in via Belcavezzo, dove i malviventi, dopo aver razziato due appartamenti dello stesso edificio, sono passati a una terza abitazione. Sono entrati facendo un foro in una finestra e inserendo un fil di ferro ricurvo col quale hanno agganciato la serratura. La padrona di casa, capito dell’irruzione, è rimasta impietrita, poi ha trovato la forza di aprire la porta e scendere. Il rumore della porta aperta ha fatto credere ai ladri che stesse entrando qualcuno, allora sono fuggiti. Uno è stato visto volare dalla finestra, oltre un muro, dal padrone di casa, che rientrando ha visto la moglie, atterrita, che gli ha detto «c’è qualcuno in casa».
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