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Moratti spinge sulla sanità: «Punto nascita da riaprire»

Tour fra Rivarolo del Re e San Giovanni in Croce. «Ho fatto decollare l’Expo, ora la Lombardia»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

23 Dicembre 2022 - 20:27

Moratti spinge sulla sanità: «Punto nascita da riaprire»

RIVAROLO DEL RE-SAN GIOVANNI IN CROCE - Ha dato molto spazio al tema della salute questa mattina Letizia Moratti, candidata alla presidenza della Regione Lombardia, intervenendo nel teatro comunale di Rivarolo del Re, dove ha parlato dell’ospedale Oglio Po e ha fatto una promessa importante: «Mi impegno a chiedere una deroga per il punto nascita. Nel 2018 è stato chiuso a causa del decreto ministeriale 70, ora 77, che prevede determinate caratteristiche, ma io sento la necessità di chiedere una deroga, anche per far fronte a un problema di denatalità. Dovremo ovviamente garantire sicurezza, però questo è un aiuto a un territorio che anche con questi servizi può guardare alla creazione di una famiglia con più serenità».


L’ex sindaco di Milano, ministro e vicepresidente della Lombardia, è stata accolta dal sindaco Luca Zanichelli, candidato capolista per la provincia di Cremona. Presenti i sindaci di Spineda Fabrizio Bonfatti Sabbioni, di Bozzolo, Giuseppe Torchio, di Marcaria, Carlo Alberto Malatesta, l’ex consigliere regionale Gianni Fava che ha confermato il suo appoggio alla candidata e varie personalità, come suor Maria Buongiorno, responsabile della Casa Giardino di Casalmaggiore. Il benvenuto alla Moratti è stato dato da Zanichelli: «Sono molto fiero di averti qua, da sindaco, in rappresentanza della mia e della tua comunità, perché le radici della tua famiglia sono qui. Sono altrettanto orgoglioso di essere candidato della lista civica ‘Letizia Moratti presidente’. Credo fino in fondo in questo progetto, perché credo che Letizia Moratti rappresenti la concretezza, la dinamicità, la tenacia, i valori della nostra Lombardia, che deve tornare a essere la locomotiva del nostro Stato. Ed è giusto che la nostra Regione sia guidata da una persona prestigiosa e autorevole come lei».


Il primo cittadino ha passato poi in rassegna i punti cardine del programma: sanità pubblica, infrastrutture, innovazione, energia e ambiente, impresa e lavoro, agricoltura, solidarietà e cultura. Con una sottolineatura sul fatto che «su 1508 Comuni in Lombardia, 1048 hanno meno di 5 mila abitanti, ai quali servono politiche chiare, lungimiranti, di visione e prospettiva». E la Moratti ha confermato: «Ci si è sempre concentrati molto su Milano, ma la Lombardia non è solo Milano. Credo di aver contribuito a far decollare Milano con l’Expo ed è quello che mi permetterà, con lo stesso metodo, di far decollare la Regione. Cosa che si può fare riequilibrando i territori anche negli investimenti infrastrutturali».


Aprendo il suo intervento, la candidata si è detta lieta di essere a Rivarolo del Re, che richiama la sua infanzia: «Ho rivisto delle amiche anche oggi». Ha parlato della necessità di un «cambio di passo, perché la Lombardia non cresce da dieci anni a questa parte e ci sono otto province, tra cui Cremona, che hanno un saldo negativo di imprese. Una mancata crescita che ovviamente poi impatta sul lavoro, sulla creazione di ricchezza e di benessere». La Moratti ha manifestato stupore per l’impegno di Matteo Salvini sul ponte di Messina: «Prima di pensare allo Stretto è bene pensare alla Lombardia, ma non per egoismo, solo perché se riparte la Lombardia, riparte il Paese intero». Tanti i temi toccati. Prima di dirigersi alla Fondazione Aragona, a nome dei Comitati ambientalisti Cesare Vacchelli le ha consegnato un dossier sulle infrastrutture e sulla riqualificazione della statale 10 e l’ha invitata a incontrare la Rete Ambiente Lombardia. «Si è detta molto sensibile ai temi ambientali e favorevole ad incontrarci», ha detto Vacchelli.


All’Aragona, la Moratti è stata accolta dalla presidente Luigia Marchini, dal vice Luca Molteni e dal consigliere Lucio Attolini, oltre che da tre Babbi Natale, dal personale e dai sindaci dei tre Comuni che esprimono il consiglio: Pieguido Asinari per San Giovanni in Croce, Pierromeo Vaccari per Casteldidone e Alessandro Gozzi per Martignana di Po. Quindi la visita ai poliambulatori.

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