L'ANALISI
22 Dicembre 2022 - 10:56
PIADENA DRIZZONA - Entrati in funzione lunedì 12 settembre lungo la Brescia-Piadena-Parma e subito ritirati per problemi tecnici, i nuovi treni Colleoni sono ricomparsi. Si tratta di un paio di convogli utilizzati anche per scopi «commerciali», quindi con a bordo viaggiatori, che Trenord ha rimesso in circolazione sulla linea per effettuare dei test di funzionamento.
Trenord aveva sospeso la circolazione dei Colleoni, realizzati dalla società svizzera Stadler, dopo che avevano evidenziato inconvenienti tecnici e incompatibilità tra il software di bordo e i sistemi di terra. Sulla linea continuano quindi a circolare le automotrici Aln668 risalenti agli anni ’70 e ’80, in attesa che la Stadler attui gli interventi risolutivi.
I sindaci di Piadena Drizzona, San Giovanni in Croce e Casalmaggiore, dopo il momento di soddisfazione espresso a settembre con l’entrata in funzione dei nuovi treni, avevano manifestato tutta la loro amarezza e delusione per la «falsa partenza» con la sospensione delle corse a pochi giorni di distanza dal primo e inaugurale viaggio. La speranza di migliorare le condizioni di viaggio su una linea martoriata da guasti, ritardi e disagi di vario tipo era stata subito congelata dai guai di interfaccia tra gli apparati di terra di Rfi e quelli di bordo del treno per il sistema di controllo.
Subito è stato attivato un gruppo di lavoro tra Rfi, Stadler e Trenord per risolvere tale criticità che causa ritardi nella marcia del treno. Trenord ha spiegato che sarebbe stata adottata una versione aggiornata del software di gestione dei treni, per evitare la frenatura di emergenza delle corse con la necessità di adottare una procedura manuale, da parte del gestore dell’infrastruttura. Ogni perdita di contatto – in alcune corse se ne sono registrate fino a quattro – provocava un ritardo compreso fra i 5 e i 15 minuti. A tutto questo si aggiungeva il fatto che i sistemi di bordo dei nuovi treni, adeguati alle più recenti normative di sicurezza, nell’avvicinarsi ad alcuni segnali disposti «a via impedita» – i semafori rossi – innestano automaticamente una velocità di 10 chilometri all’ora. Questi continui rallentamenti causano un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza.
Trenord ha chiesto a Rfi di realizzare le azioni di adeguamento dell’infrastruttura che possano consentire di evitare i rallentamenti a 10 chilometri all’ora. Adesso, gradualmente, si sta andando verso un utilizzo normale dei nuovi treni. Ci vorrà probabilmente ancora tempo prima di andare a regime. Ma i primi passi, seppure ancora sperimentali, sono già stati fatti.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris