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CROTTA D'ADDA

«Supermercato» della droga. Cento clienti già identificati

Mentre prosegue la caccia agli otto nordafricani sfuggiti all’arresto, si delineano i contorni del giro di spaccio

Cristiano Mariani

Email:

cmariani@laprovinciacr.it

21 Dicembre 2022 - 08:30

«Supermercato» della droga. Cento clienti già identificati

CROTTA D’ADDA - Un traffico in grado di garantire tremila euro di ricavi al giorno. Grazie al centinaio di acquirenti, nella gran parte identificati nel corso delle indagini, riforniti con almeno un etto, tra eroina e cocaina, ogni ventiquattr’ore. E mentre si stringe il cerchio attorno agli otto nordafricani, riusciti a sfuggire alla rete tesa dai carabinieri di Cremona nei giorni scorsi, va delineandosi l’estensione della rete di spaccio da loro gestita. Ossia, del vero e proprio supermercato delle dosi a cielo aperto che, stando all’esito degli appostamenti condotti dagli specialisti del Reparto investigativo, era stato messo in piedi da quattordici magrebini, nelle campagne a due passi dalla città.

In sei sono finiti in manette nel corso del primo step dell’operazione antidroga: tutti originari dell’Africa settentrionale e in gran parte già finiti nei guai in passato per gli stessi reati. Mentre all’appello, come detto, manca una frangia della presunta rete di pusher, smantellata dalle ordinanze di custodia cautelare. Anelli tutt’altro che secondari della catena di smercio degli stupefacenti, ai quali gli uomini del tenente colonnello Massimiliano Girardi, al vertice del settore d’élite della caserma Santa Lucia, stanno dando la caccia nell’hinterland milanese. Vale a dire tra i palazzoni, dai quali partivano in auto ogni mattina, per raggiungere i punti di spaccio nelle campagne tra Crotta d’Adda, San Bassano e Grumello.

Ed è giusto nella rapidità degli spostamenti, ma soprattutto nella ricerca di nuovi angoli riparati in cui incontrarsi con i clienti, che stava il punto di forza di uno dei più «ricchi» canali d’approvvigionamento di stupefacenti, mai individuato in provincia. Droga che arrivava dalla piazza milanese, certo; ma che alimentava vecchie conoscenze dei carabinieri: «Assuntori» storici di eroina, che percorrevano i sentieri in bicicletta. Dandosi il cambio coi nuovi consumatori, ventenni in cerca di cocaina. Senza dimenticare chi si avventurava nei ruderi lontani dalle strade battute, per procurarsi qualche grammo di hashish. E la parola «fine», nell’inchiesta, pare ancora ben lontana dall’essere scritta.

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