L'ANALISI
18 Dicembre 2022 - 09:51
Ecco come si presentava ieri mattina il balcone dell’appartamento in cui si è sviluppato l’incendio
CREMONA - Il venerdì sera che rischia all’improvviso di trasformarsi in tragedia: la nube di fumo che avvolge le scale e i pianerottoli, le urla, i campanelli dei condomini a risuonare. E quell’imperativo: «Uscite! Uscite!» per allertare tutti prima che fosse troppo tardi. E il sabato mattina, il day after, che nel suo continuo via vai dei residenti molto somiglia ad un triste peregrinare, nel tentativo di recuperare il minimo indispensabile per poter quantomeno tentare di organizzare quello che sarà un esilio forzato. Per qualcuno si tratterà di qualche giorno, per qualcun altro l’attesa sarà decisamente più lunga, senza avere per il momento nemmeno un’ipotesi su quando sarà possibile tornare alla normalità. Davanti all’emergenza e alle necessità, si crea una rete di solidarietà attorno alla famiglia dell’appartamento del secondo piano, quello da dove tutto è partito e quello maggiormente danneggiato.
«Volendo rimanere positivi, questo incidente mi ha fatto capire di non essere sola — cerca comunque di sorridere la donna residente al secondo piano, non presente al momento delle fiamme —. Da ieri sera il mio cellulare suona in continuazione, tra parenti e amici ho perso il conto delle offerte di ospitalità». Lontani dalla propria abitazione a tempo indeterminato, ma fortunatamente subito accolti dopo il grande spavento. C’è chi a sorridere non riesce proprio, faticando anzi a nascondere un volto rigato da lacrime di nervosismo e di freschi ricordi di una serata terribile. Non solo il fumo: rievocando l’accaduto emergono alcuni flash, come ad esempio l’improvviso rumore di piatti infranti e poi i passi pesanti, prime avvisaglie del pericolo imminente. Le parole sciolgono la tensione e pian piano le lacrime si asciugano, torna la lucidità e si trova il tempo di ringraziare la tempestività dell’uomo che ha causato l’incendio ma che ha anche immediatamente cercato di accelerare l’uscita di tutti i condomini. Una prontezza di spirito risultata fondamentale.
La priorità di questo sabato mattina anomalo sono i vestiti, indispensabili per affrontare i giorni a venire avendo a disposizione almeno la biancheria pulita. I telefoni suonano spesso, quello dell’amministratore soprattutto, tra un sopralluogo con i Vigili del Fuoco e un colloquio con elettricisti ed idraulici per fare il punto della situazione. L’incendio è stato domato e il peggio è passato, ma c’è chi non deve recuperare cose solo per sè. Borse e borsine si moltiplicano e allora una giovane vigilessa non si fa pregare, aiutando solertemente una signora nel trasporto dall’abitazione all’automobile. Si contano i danni, c’è frustrazione, ma anche la consapevolezza che sarebbe bastato poco per scontrarsi, stamattina, con molto di peggio. Così, con forza e determinazione, ci si compatta e ci si riorganizza. Appoggiandosi alle persone care nella speranza di tornare il prima possibile alla normalità. A casa.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris