L'ANALISI
17 Dicembre 2022 - 05:15
PIZZIGHETTONE - A distanza di pochi giorni dal restyling di Rfi, che ha ritinteggiato le pareti imbrattate e sostituito i serramenti rotti, ecco che i vandali sono tornati in azione dentro e fuori la stazione ferroviaria pizzighettonese.
Nelle ore scorse, infatti, ignoti hanno preso di mira la parte destra dell’edificio situato nei pressi di Gera. Vanificando così, in pochi minuti, la sistemazione richiesta più volte e infine ottenuta dal Comune.
Per prima cosa è stata spostata la panchina situata sulla banchina per l’attesa dei treni, utilizzata presumibilmente per entrare dalla finestra del bagno visto che è stata ritrovata davanti ad essa. Dopo avere rotto i vetri, gli sconosciuti si sono introdotti all’interno e si sono mossi indisturbati fra le stanze. Sfasciando tutto. Fra le altre cose hanno rotto la porta del reparto batterie, tramite due pezzi di cemento che hanno poi buttato a terra, quindi hanno danneggiato anche la porta d’ingresso alla sala d'attesa. Sul pavimento hanno rovesciato attrezzature varie e lasciato i resti del loro passaggio: vetri rotti, pezzi di legno e di altro materiale staccato, divelto, rovinato.
Un raid ancora peggiore rispetto a quelli degli anni e mesi scorsi, quando erano anche state imbrattate le pareti tanto da rendere necessaria la recente opera di ritinteggiatura.
L’accaduto lascia l’amaro in bocca. Ad Rfi che provvederà a sporgere denuncia, al Comune che aveva fatto pressioni per riqualificare i locali, ai pendolari che usufruiscono della stazione e infine ai cittadini che ancora una volta devono fare i conti con l’inciviltà di pochi a danno dell’intera comunità.
La stazione ferroviaria di Pizzighettone, fra l’altro, da qualche anno è meta di turismo cinematografico e dunque le cattive condizioni in cui si trova attualmente possono rappresentare anche un brutto biglietto da visita. Nel 2017, infatti, era stata scelta dal regista Luca Guadagnino, quale controfigura di quella di Clusone per girare una nota scena del film «Chiamami col tuo nome» (Oscar per la migliore sceneggiatura non originale nel 2018).
Nella pellicola Oliver saluta Elio proprio a pochi passi dai binari pizzighettonesi e poi prende il treno per andare all'aeroporto di Linate e tornare negli Stati Uniti; Elio chiama la madre in lacrime e la attende per tornare a casa. Nelle scene, naturalmente, tutto era in ordine. Al contrario di quello che si sono trovati davanti i pendolari nelle ore scorse.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris