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FAUNA SELVATICA FUORI CONTROLLO

Nutrie e ratti invadono il giardino delle Murie

Presenze indesiderate nel resort della «Crema bene»: l’amministrazione corre ai ripari e organizza una task force

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

16 Dicembre 2022 - 05:25

Nutrie e ratti invadono il giardino delle Murie

Un'area verde «colonizzata» dalle nutrie

CREMA - Le nutrie invadono i giardini del complesso residenziale Le Murie, esclusivo angolo del quartiere San Carlo e, sollecitata dalle lamentele dei residenti, l’amministrazione comunale corre ai ripari e organizza una task force per un intervento coordinato e che duri nel tempo. Il lussuoso contesto posto a breve distanza dalla gronda nord è letteralmente invaso da questi grossi roditori, al punto che più di un residente ha trovato almeno un esemplare nel proprio guardino.

«Siamo stati informati – spiega Roberto Valcarenghi, presidente del comitato di quartiere – da gente che abita a Le Murie di questa indesiderata presenza. La cosa non ci stupisce, in quanto tutto San Carlo è ormai circondato da questi animali. Ai quali si aggiungono anche ratti, al punto che qualcuno ha messo trappole in giardino. Noi cittadini, però, non possiamo farci niente, perché rischieremmo una denuncia. Nell’ultimo periodo c’è stata una proliferazione enorme».

Le nutrie partoriscono due o tre volte all'anno. Il parto avviene dopo una gestazione di 4-5 mesi, generalmente con 5 o 6 piccoli per volta. Del problema se ne sta occupando direttamente l’assessore all’Ambiente Franco Bordo: «Gli abitanti de Le Murie si sono rivolti al Comune. Abbiamo detto loro di pazientare un altro po’ perché stiamo approntando un piano. In questo momento scontiamo più di due anni nei quali, causa pandemia, le emergenze erano altre. In quella situazione, le nutrie hanno potuto proliferare indisturbate e il fenomeno è degenerato».

Ora, però, c’è la volontà di trovare un rimedio. «Abbiamo avviato una serie di contatti con le associazioni venatorie, con la Provincia e con gli agricoltori per organizzare un tavolo di lavoro subito dopo le festività e per attuare un programma di contenimento delle nutrie». Per raggiungere l’obiettivo, la collaborazione è fondamentale.

L'assessore Franco Bordo

«Gli agricoltori – prosegue l’assessore – sono i proprietari dei terreni, la Provincia è responsabile di questa attività e dispone dei fondi necessari e poi servono i volontari per la cattura o l’eliminazione. Si potrebbe far eseguire un intervento anche da una ditta privata, ma al di là dei costi elevati, si tratterebbe di un’una tantum. A noi serve invece qualcosa di strutturato e di continuativo. Per questo intendiamo formare una squadra di volontari locali preparati a intervenire, con la dotazione che verrà loro data dalla Provincia. Daremo un’accelerata affinché in primavera venga svolto un intervento massiccio in quell’area».

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Commenti all'articolo

  • g.andreassi

    16 Dicembre 2022 - 09:17

    Le politiche di contenimento delle nutrie finora hanno fallito in provincia di Cremona. Gli enti locali si diano una svegliata!

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