L'ANALISI
15 Dicembre 2022 - 05:20
CREMA - Ci sono i fondi del Pnrr per la nuova sede del liceo Racchetti-da Vinci. Dopo dodici anni di parole, è venuto il momento di passare ai fatti. Ad annunciarlo è il presidente dell’amministrazione provinciale Mirko Signoroni: «Abbiamo ricevuto 23 milioni di euro per realizzare il nuovo edificio scolastico, più altri tre abbondanti per costruire anche una palestra autonoma al servizio dell'istituto Sraffa». Signoroni fornisce anche qualche dettaglio sui due progetti in corso d’opera.
«Entrambi gli edifici sorgeranno nell’area tra via Libero Comune e il quartiere San Bartolomeo, dove erano sempre stati previsti. La sede del Racchetti avrà anch’essa una palestra propria. La progettazione di entrambe le opere è già in fase molto avanzata, anche perché il Pnrr impone dei tempi molto precisi, che andranno rispettati». I fondi del Pnrr sono suddivisi in sei missioni, tra cui una dedicata a Istruzione e ricerca, alla quale sono stati destinati complessivamente 15,63 miliardi di euro, da spendere entro il 2026, a meno di proroghe.
«Il primo progetto del nuovo Racchetti-da Vinci – conclude il presidente – era di 11,3 milioni di euro, poi saliti a 14 e ora a 23». Del nuovo edificio scolastico a San Bartolomeo si è iniziato a parlare 12 anni fa. Sul finale del mandato amministrativo della giunta guidata da Bruno Bruttomesso, i tecnici della Provincia avevano illustrato il progetto di massima in commissione Urbanistica a Crema, con l'allora assessore Massimo Piazzi. L’idea del nuovo campus scolastico era partita dalle indicazioni ministeriali, che invitavano le pubbliche amministrazioni a creare sedi uniche per gli istituti superiori.
Il pensiero era subito andato al liceo Racchetti, anche allora spalmato su ben tre sedi: via Palmieri, viale Santa Maria e largo Falcone e Borsellino. La lunga attesa ha cambiato anche i connotati alla scuola superiore, ma non le esigenze. Il Racchetti si è fuso con lo scientifico Da Vinci, acquisendo la sede di via Stazione, ma poi ha perso il liceo delle scienze umane e l'economico-sociale a vantaggio del Munari. Oggi, la realtà da ricollocare è quella di un liceo con tre indirizzi (classico, scientifico e linguistico), 1.220 studenti e 114 docenti. Una sede unica eliminerebbe il disagio per i dipendenti degli spostamenti durante i cambi d’ora, cui si aggiunge un discorso di appartenenza e coesione che finora è sempre venuto a mancare.
I mutamenti intercorsi nell’ultimo decennio hanno comportato modifiche al progetto, che è in fase di ultimazione. La bozza originaria prevedeva una superficie dell’area di 32.800 metri quadrati sui quali realizzare un edificio scolastico di 10.320 metri quadrati, per un numero ipotizzato di 1.200 alunni. Più o meno quello attuale. La nuova scuola sarà dotata di laboratori, biblioteca, aula magna e, come detto, di una palestra. Su questo intervento non sono mai mancate le voci critiche, riguardanti la sua localizzazione e gli effetti negativi sulla viabilità. Sull’asse di via Libero Comune insistono già il Cr Forma, il Galilei, il Pacioli, lo Sraffa e il Munari. All’incirca 4.800 persone tra studenti, docenti e personale delle varie scuole. La direttrice è quella che porta all’ospedale Maggiore e che viene percorsa anche dai vigili del fuoco. Resta una domanda finale: negli orari di punta, la zona è già ora congestionata, quando arriverà il nuovo Racchetti-da Vinci con altre 1.400 persone, che cosa accadrà?
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