L'ANALISI
09 Dicembre 2022 - 17:01
CREMONA - Sono 33, 7 più della settimana scorsa, i malati di Covid in Terapia intensiva in Lombardia, dove sono 1.458 i ricoverati con sintomi in altri reparti, sempre 7 più di 7 giorni fa. I nuovi positivi nell’ultima settimana sono 35.239 e 222 i decessi, per un totale di 44.073 da inizio pandemia.
Morti raddoppiati in provincia nell’ultima settimana a causa del Covid. Dai sei decessi del periodo a cavallo tra novembre e questo mese, si è passati ai 12, tra venerdì 2 e ieri, dato che porta il totale a 1.931 decessi dall’inizio della pandemia. I contagi sono in lieve incremento. Dai 1.676 si è saliti ai 1.709 dell’ultima settimana (il dato è aggiornato a ieri). Un incremento dell’1,9%.
I nuovi casi registrati tra ieri e mercoledì sono 993 a Milano cui 336 a Milano città; a Bergamo 361; a Brescia 614; a Como 232; a Cremona 231; a Lecco 141; a Lodi 127; a Mantova 289; a Monza e in Brianza 414; a Pavia 311; a Sondrio 34; a Varese 373.
La task force per l’emergenza Covid dell’agenzia europea del farmaco (Ema) avverte che gli anticorpi monoclonali oggi autorizzati potrebbero non essere efficaci contro i ceppi emergenti di SarsCov2. Progettati per neutralizzare il virus legandosi alla proteina spike, nelle mutazioni si può ridurre la capacità di legarsi ad essa.
Studi di laboratorio, spiega l’Ema, mostrano che gli anticorpi monoclonali mirati sulla spike sono scarsamente efficaci nel neutralizzare i ceppi Omicron BA.4.6, BA.2.75.2 e XBB e non neutralizzano in modo significativo le varianti BQ.1 e BQ.1.1, che dovrebbero diventare dominanti nelle prossime settimane.
Durante la settimana dal 14 al 20 novembre, BA.5 (Omicron 5) ha continuato a essere la variante Covid dominante a livello globale e prosegue la crescita delle sottovarianti Gryphon e Centaurus, ma soprattutto di Cerberus, passata dal 27,6% al 36,2%. È quanto emerge dal bollettino epidemiologico settimanale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che mette però in guardia sul fatto che i risultati potrebbero «non essere rappresentativi della situazione globale» a causa dei diversi livelli di sorveglianza nei singoli Paesi. La prevalenza di BA.2 (Omicron 2) e dei suoi i lignaggi discendenti sono passati dal 9,6% nella settimana dal 7 al 13 novembre al 10,5% dal 14 al 20 novembre. Nello stesso periodo, BA.4 (Omicron 4) è diminuita dal 2,8% al 2,0%. Tra le sottovarianti di Omicron 5 sotto monitoraggio, il confronto delle sequenze mostra un aumento dal 27,6% al 36,2% per BQ.1, soprannominata Cerberus e i suoi lignaggi discendenti, di cui studi preliminari indicano la capacità di eludere considerevolmente la risposta del sistema immunitario. Nello stesso periodo, la prevalenza di XBB, o Gryphon, definita dall’Oms la più immunoevasiva identificata finora, è aumentato dal 4,2% al 5,0%. BA.2.75 (detta Centaurus) è passata dal 6,8% al 7,8%, mentre BA.4.6 è scesa dal 2,5% all’1,7% e BA.2.3.20 è rimasta stabile a 0,3%. Dal 5 novembre al 5 dicembre 2022, inoltre, 105.224 sequenze Sars-CoV-2 sono state condivise tramite il sistema di sorveglianza internazionale Gisaid.
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