L'ANALISI
08 Dicembre 2022 - 09:39
CREMONA - Tiene ancora banco il caso del film horror proiettato in una scuola media. Resta di attualità perché proprio nelle ultime ore il preside dell’istituto ha preso posizione: prima ha «bacchettato» il professore che aveva concesso la visione e poi, valutando le dinamiche di gruppo che si erano innescate dopo la mattinata davanti alla pellicola, ha attivato le misure anti-bullismo. È così che è corso immediatamente ai ripari il dirigente della scuola dove, durante l’ora buca, un supplente aveva concesso ad alcuni studenti di una classe terza di vedere «Terrifier», film vietato ai minori di 18 anni, perché le scene sono così cruente che in aula molti alunni non hanno retto a tutto quel sangue e a quei corpi squartati da Art The Clow, il sadico pagliaccio assassino seriale: c’è chi si era messo ad urlare, chi aveva avuto la nausea ed era andato a casa, e chi per due notti pare abbia dormito abbracciato ad un peluche. Come conseguenza della paura.
Il caso era stato sollevato da un papà, che al dirigente scolastico ha inviato una lettera per capire come mai un insegnante fosse inciampato in una simile leggerezza. Prima di scrivere al dirigente scolastico, aveva inviato un messaggio sulla chat dei genitori: «Ho bisogno di un piccolo confronto. Vorrei sapere che cosa ne pensate del fatto che durante un’ora buca, in terza media, quindi ragazzini di 13 anni, l’insegnante ha fatto scegliere un film alla maggior parte della classe. Mi è stato detto che succede spesso in tante classi. Loro hanno scelto Terrifier...».
Ed ecco il punto: «Nella scuola fanno iniziative contro il bullismo e adesso è partito lo ‘sfigato’ a chi si è girato» durante la proiezione del film. Il preside ha convocato l’insegnante, che avrebbe recitato il «mea culpa». E i docenti che si occupano di bullismo hanno parlato ai ragazzi affinché i più coraggiosi non prendessero in giro i loro compagni.
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