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IL FUTURO DELLA SCUOLA: I NODI

Controlli alla pausa mensa: «Non a carico dei Comuni»

Il Provveditore rassicura i sindaci cremaschi preoccupati: il costo del personale sarà a carico dei singoli istituti

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

07 Dicembre 2022 - 16:47

Controlli alla pausa mensa: «Non a carico dei Comuni»

CREMA - Una delegazione di sindaci del Cremasco, guidata dal presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni e con la partecipazione del presidente della Provincia Mirko Signoroni, ha incontrato il provveditore agli studi Filomena Bianco. Al centro dell’incontro alcuni problemi relativi alla scuola primaria sul tema dell’orario, con ricadute sulla gestione del tempo mensa. Il confronto si è svolto in un clima collaborativo, ma anche di estrema franchezza.


I sindaci Fabio Bergamaschi, Paolo Aiolfi, Alessandro Pandini, Walter Raimondi, Antonio Grassi, e Stefano Samarati), il vicesindaco di Rivolta d’Adda Marianna Patrini e l’assessore all’Istruzione di Crema Emanuela Nichetti, hanno palesato le perplessità, ma soprattutto le preoccupazioni, nate dall’ipotesi circolata nelle settimane scorse di una organizzazione oraria tale da costringere i Comuni a sobbarcarsi gli oneri per la gestione del personale della mensa. Il provveditore ha illustrato la normativa con precisione e risposto alle osservazioni dei sindaci che hanno ulteriormente sottolineato alcuni aspetti della questione, tra i quali quello educativo.


Alla fine del serrato confronto, si è trovato l’accordo. Bianco ha assicurato che l’assistenza nella pausa mensa per un modulo di trenta ore, sarà a carico della scuola e non dei Comuni e ha dichiarato di essere al fianco dei sindaci. Cosa che ha portato i primi cittadini presenti a pronunciare la battuta «La dottoressa Bianco una di noi», che ha rafforzato il clima di dialogo e la disponibilità all’ascolto. «L’incontro - ha commentato Rossoni – è stato proficuo. Abbiamo chiarito i punti controversi e trovato nella dottoressa Bianco un’interlocutrice disponibile ad ascoltarci e ad assicurarci che le nostre richieste saranno soddisfatte».


La notizia che saranno gli istituti a farsi carico dei costi del personale che assiste gli alunni in mensa ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai sindaci e ai bilanci comunali. Il Comune di Ripalta Cremasca, per esempio, sta pagando quattro persone esterne per garantire la sorveglianza ai ragazzi durante la pausa pranzo. «Oltre al costo elevato che dobbiamo sostenere – spiega il sindaco Aries Bonazza – abbiamo avuto molte difficoltà a trovare quattro persone che si mettessero a disposizione per un’ora e mezza al giorno durante la pausa pranzo. Quest’anno va così perché sono state tagliate le ore da parte del Provveditorato, ma dal 2023-24 saranno ancora gli insegnanti a svolgere la sorveglianza».

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