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Spaccio, lavoro nero e violazione delle norme sanitarie: chiuso un locale fulcro della movida

Blitz interforze nel weekend dei carabinieri di Castelleone, di Crema, del Nas e dell’Ispettorato del lavoro di Cremona e dell’Unità cinofila di Casatenovo

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

05 Dicembre 2022 - 17:35

Spaccio, lavoro nero e violazione delle norme sanitarie: chiuso un locale fulcro della movida

I controlli al bar di Castelleone

CASTELLEONE - Presunto spaccio di droga, lavoratori in nero, fumo consentito al chiuso, alcoltest fuori uso e, per non farsi mancare nulla, pure le norme di autocontrollo sull’igiene non rispettate. Il blitz interforze dei carabinieri di Castelleone, di Crema, del Nas e dell’Ispettorato del lavoro di Cremona e dell’Unità cinofila di Casatenovo (Lc) ha portato alla chiusura del locale fulcro della movida di Viale Santuario, già nel mirino dei militari da tempo. Nei guai il titolare: 13 mila euro di multe da pagare e dovrà abbassare la serranda perché la licenza è stata sospesa. Al momento dell'irruzione c’erano molti clienti, forse troppi rispetto a quanti ne potrebbe contenere in sicurezza la struttura, ma questi accertamenti sono attualmente in corso.


A segno anche i pattugliamenti nei dintorni e in città: sulla Castelleonese un motociclista 29enne è stato denunciato perché, per la seconda volta, è stato trovato dal Radiomobile alla guida senza aver mai preso la patente. La due ruote è finita sotto sequestro. In via Altobello Melone, invece, un giovane è stato denunciato perché nascondeva nelle mutande un coltello a serramanico da 18 centimetri di lama.


Weekend di sirene e controlli all’ombra di Torre Isso e non solo, ma è proprio nel cuore del borgo che sabato si sono concentrati maggiormente gli sforzi dei carabinieri. «Bene via Sgazzini, ma fosse solo quello il problema», è stato il commento più diffuso tra i castelleonesi nelle scorse settimane dopo che l’Arma era riuscita, sempre con una maxi-operazione coordinata, a sgomberare le case del «palazzone» dagli abusivi e a bloccare il giro di droga del quartiere. Il sottinteso molto chiaro: in città i problemi legati alla microcriminalità non si fermavano certo al condominio dalla pessima nomea.

Droga rinvenuta a Castelleone

I militari non se lo sono fatti dire due volte e hanno fatto centro sgominando una seconda presunta piazza di spaccio. Le gazzelle, stavolta, si sono presentate alla porta di un pub molto conosciuto e molto frequentato dai giovani del Cremasco e del Cremonese. I sospetti delle forze dell’ordine, poi effettivamente confermati, erano che fra questi si nascondessero anche delle persone già note. Presi i documenti e identificati i pregiudicati, gli uomini della Compagnia di Crema hanno lasciato il posto ai colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e all’Asl, accompagnati dai cani antidroga arrivati da Lecco.

Gli amici a quattro zampe hanno fatto il loro dovere: scoperte all’ingresso e nascoste tra i tavoli, diverse dosi già imbustate di hashish. In tutto 96 grammi che, secondo gli investigatori, sono stati abbandonati da avventori che usano il posto come base per lo spaccio non appena hanno fiutato il pericolo. Gli ispettori poi hanno trovato dei problemi non di poco conto anche in sala e cucina: le procedure per l’Haccp non attuate, mancanza di divieti per i fumatori l’alcol test rotto sono costate 3 mila euro di sanzioni. Diecimila in più per i due dipendenti che, controllati, non erano sotto contratto e lavoravano quindi senza copertura assicurativa. Il locale, alla fine, è stato chiuso.

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